dall'inviato a Bruxelles Ariele Mombelli
Il Lugano avrà bisogno di una vera e propria impresa se vorrà accedere alla fase a gironi di Europa League. Sconfitti per 2-0 al LottoPark dall'Union Saint-Gilloise nell'andata del playoff, i bianconeri hanno dimostato di poter tenere testa alla terza forza della scorsa Jupiler Pro League, ma un inizio troppo timido e qualche imprecisione di troppo sono costati loro la partita. Tempo di piangersi addosso, in ogni caso, non ce n'è: tra sette giorni allo Stade de Genève si replica e la truppa di Mattia Croci-Torti avrà bisogno della partita perfetta. Altrimenti, comunque, sarà Conference League.
Schierati con l'undici che ha dato più garanzie in questo inizio di stagione, i ticinesi sono scesi in campo con troppo timore, quasi spaventati - come successo sei anni or sono contro il Beer Sheva - dal palcoscenico europeo. Logica conseguenza, allora, il gol siglato già all'8' da Eckert, lasciato troppo libero di girarsi e concludere in area di rigore. Una rete che ha acceso ulteriormente l'appassionatissimo pubblico di casa, ma non solo: dal torpore iniziale si sono ripresi pure i ticinesi, che con il passare dei minuti hanno alzato il loro baricentro costruendosi anche qualche buona occasione.
Vuoi per sfortuna (gol annullato dal VAR ad Hajdari per un tocco di mano) o per proprie colpe (clamorosa occasione a tu per tu sciupata da un deludente Steffen), in una partita piacevole da seguire, la rete del pareggio non è mai arrivata. E allora nella ripresa ad emergere è stata la maggiore predisposizione a questo tipo di partite della Royale, che ha chiuso i giochi al 71' con Tehro, abile a rifinire una bella azione iniziata a sinistra e conclusa dalla parte opposta.
EL, l'intervista a Mattia Bottani (24.08.2023)
RSI Sport 24.08.2023, 22:34
La copertina su Union Saint-Gilliose - Lugano (Rete Uno Sport 25.08.2023, 07h00)