La Coppa Svizzera, formalmente, appartiene ancora a lui. Almeno fino a domani pomeriggio, quando cambierà padrone. Ma il vero rammarico di Fabio Celestini - trionfatore lo scorso anno col Lucerna ma esonerato a novembre dopo un inizio di campionato davvero terribile - è non aver potuto difendere il titolo. "Sono un po' triste perché col Lucerna avevamo superato tre turni e poi c'era una bella occasione contro il Bienne nei quarti. Le porte della finale non erano così lontane... - ha raccontato il 46enne losannese - Però mi rimane ancora tantissimo nel cuore per la finale vinta l'anno scorso, il mio primo grande titolo. E poi in un città dove non si vinceva niente da trent'anni".
L'anno scorso a Lucerna abbiamo fatto qualcosa di veramente speciale
Fabio Celestini
Prima di allenare il Lucerna Fabio Celestini aveva guidato anche il Lugano e quindi un occhio di riguardo per i bianconeri c'è sempre. "A Lugano credo che si voglia finire alla grande un ciclo, visto che ci sono tanti giocatori come Maric, Daprelà, Sabbatini, Bottani ma manche Cuistodio o Lavanchy, che sono lì da tanto tempo e vogliono lasciare il segno - ha confermato l'ex nazionale rossocrociato - E se lo meritano perché stanno facendo cose fantastiche. Spero di cuore che il Lugano possa vincere, per tutto quello che mi hanno dato club e giocatori".
Non credo che ci siano favoriti, è una partita da cinquanta e cinquanta
Fabio Celestini
Il servizio con Fabio Celestini (Rete Uno Sport 14.05.2022, 12h30)
RSI Sport 14.05.2022, 15:15
Contenuto audio
Coppa Svizzera, il cammino del Lugano verso la finale (13.05.2022)
RSI Sport 14.05.2022, 11:30