Dal sogno americano a quello con il Lugano

È una metafora, forse banale, che avrete sentito almeno una volta. “La vita è fatta di treni”. Treni da prendere, da non lasciarsi scappare. Rimanendo nel campo delle figure retoriche, il nostro protagonista - Allan Arigoni - è stato più volte accostato al mezzo di trasporto citato, giostrando sui binari di destra del Lugano. Esplosivo, potente fisicamente, un treno, ha collezionato 57 presenze con il Lugano, 77 in Super League se si considerano anche quelle con la maglia del GC. Dal treno all’aereo: lo scorso anno, a sorpresa, non era era salito su quello che avrebbe portato il Lugano al ritiro di Benidorm.

Per Arigoni un volo in America, con un biglietto per l’altra squadra di Joe Mansueto, i Fire. “Quello americano è un calcio diverso rispetto a quello europeo. La MLS per me è stata un’esperienza importante, dal profilo calcistico ma pure da quello umano, sono cresciuto molto, ho tanti bei ricordi”. Letteralmente dall’altra parte del mondo. Non si può dire che il sogno americano di Arigoni sia stato un incubo, anzi, ma nemmeno tutto è andato come sperava agli albori del viaggio. Subito si è conquistato una maglia da titolare e alla fine ha messo insieme 28 presenze e pure un gol. Niente male, peccato però che la squadra non ha centrato l’obiettivo playoff e lui ha riattraversato l’oceano per riabbracciare il Ticino.

Qui ha trovato un Lugano più forte di quello che aveva lasciato, lo dice la classifica, ma pure i giocatori che militano nelle posizioni che potrebbe occupare Arigoni. Nei ruoli di “centrali” Papadopoulos e Hajdari, con il primo che è stato tra i migliori sin qui e il secondo che si è conquistato pure la chiamata della Nazionale Svizzera. A destra Zanotti, una garanzia dal rendimento eccellente. La concorrenza non manca, ma può essere pure un stimolo. “Mi concentro sul lavoro, mettendo sempre il massimo impegno. La squadra è forte e voglio essere protagonista”. Sicuramente il suo apporto sarà importante, come se fosse un nuovo acquisto. Ci sono treni da prendere, tante fermate da lasciarsi alle spalle, godendosi il viaggio. Lo sa Arigoni, lo sa il Lugano.