Il Bologna non sfigura sul palcoscenico di Anfield

Il palcoscenico di Anfield è di quelli che possono farti tremare le gambe, ma non al Bologna che ha saputo interpretare la sfida contro il Liverpool con personalità andando pure vicino a portare a casa un punto nella seconda giornata di Champions League. La squadra diretta da Italiano, con Freuler in cabina di regia, Ndoye tra i più pericolosi ed Aebischer entrato al 61’, alla fine si è arresa per 2-0 ma in avvio si è vista annullare un gol per fuorigioco (netto) e attorno alla mezz’ora ha addirittura colpito due legni proprio con l’esterno della Nazionale rossocrociata: al 28’ una sua gran botta da fuori area (deviata) si è stampata sulla traversa, tre minuti dopo da dentro l’area ha invece colpito il palo esterno. A mandare in frantumi i sogni bolognesi ci ha poi pensato Salah, che al 75’ ha infilato il raddoppio con un perfetto sinistro all’incrocio.

Nonostante due infortuni nei primi minuti (Bremer e Gonzalez), l’espulsione di Di Gregorio al 59’ e un parziale di 1-2 al 65’ (doppietta di Sesko), la Juve ha avuto la forza di andare a sbancare Lipsia con il risultato di 3-2. Prima Vlahovic, già autore del primo gol bianconero, si è inventato il 2-2 con un gran sinistro a giro da fuori area, poi nel finale Conceiçao con una giocata spettacolare ha regalato altri 3 punti alla squadra di Thiago Motta, prima in classifica a punteggio pieno con altre 6 compagini fra cui i Reds.

La serata è stata aperta dall’Atalanta che ha travolto lo Shakhtar sul neutro di Gelsenkirchen. Grazie al 3-0 firmato da Djimsiti, Lookman e Bellanova, i bergamaschi salgono a quota 4 in classifica, mentre gli ucraini restano fermi a uno.