Sono passati quasi quattro anni da quel maledetto 8 luglio 2014, ma la data della semifinale del Mondiale brasiliano tra i padroni di casa e la Germania è una di quelle che nessun abitante del paese sudamericano riesce a dimenticare. Il Mineirazo, la débâcle, il 7-1 subito dai tedeschi, brucia ancora moltissimo nelle menti e nei cuori dei tifosi verdeoro. Tra di loro anche l'attaccante del Lugano Carlinhos Junior: "Da buon brasiliano non mi do pace, un risultato così in casa, con tutto il tifo a favore, con tutto il paese che si aspetta di conquistare il sesto titolo, è stata una sconfitta dolorosa".
"Nel 1950 non c'ero ma credo che anche allora la sensazione fu la stessa", ammette il numero 11 bianconero, riferendosi al Maracanazo, la sconfitta nel match finale contro l'Uruguay nel primo Mondiale casalingo. Dopo che la Seleçao si è inchinata malamente alla Germania, Felipe Scolari ha lasciato il posto di allenatore a Dunga, ma anche il capitano del quarto titolo non ha ingranato ed è stato sostituito da Adenor Leonardo Bacchi, detto Tite, un nome conosciuto da tutti in Brasile e che ha cambiato volto alla squadra.
Tite è un grande allenatore, in Brasile lo sanno tutti visto quello che ha fatto con i club prima di prendere in mano la Seleçao
Carlinhos Junior
Con il 56enne i verdeoro sembrano risorti: nove vittorie consecutive nelle qualificazioni ai Mondiali, largamente il miglior attacco e la miglior difesa del girone CONMEBOL grazie a una rosa rinnovata quasi totalmente, con solo 6 giocatori reduci dal disastro di 4 anni fa, capace di proporre tanto il bel gioco quanto il sacrificio, anche fra le varie star. Il selezionatore brasiliano non sottovaluta nessun avversario, neppure la Svizzera che affronterà al debutto, ma Carlinhos Junior è ottimista: "Sono convinto che il Brasile disputerà un Mondiale da protagonista e stavolta conquisteremo il sesto titolo".
Calcio, il servizio sul Brasile (Telegiornale 27.05.2018, 20h00)
RSI Sport 27.05.2018, 20:35