Utilizzare la parola crisi è (forse) eccessivo, ma le difficoltà - quelle sì - sono sotto gli occhi di tutti. Il Lugano che veleggiava nelle prime, primissime posizioni della Super League, controllando oltretutto le partite a proprio piacimento, non c’è più. Da un pezzo, dal 2024. Ha lasciato spazio a una squadra incapace di imporre il proprio gioco e, fatto ancor più preoccupante rispetto al passato, di reagire alle situazioni avverse. Certo, l’obiettivo Europa resta alla portata, ma è inevitabile che senza un cambio di marcia, il rischio di trasformare un’annata potenzialmente trionfale in un primo fallimento della nuova proprietà c’è. I numeri, d’altronde, non mentono.
Il paragone tra andata e ritorno
Basterebbe paragonare la media punti a partita - 1,72 nel 2024, 1,2 nel 2025 - per sottolineare la differenza di rendimento della squadra bianconera. E se parte di questi dati possono essere giustificati dagli infortuni che hanno colpito la rosa - Aliseda, Valenzuela, Belhadj e Bottani su tutti - è altrettanto chiaro che l’ottavo posto in classifica dell’anno solare non può alimentare ulteriori ambizioni. Il Lugano degli ultimi quattro mesi (18 punti in 15 partite) ha fatto meglio solo di Losanna, Winterthur (17), Yverdon (16) e Sion (10). Ha fatto poco, troppo poco, considerato anche l’addio anticipato alle Coppe (il 26 febbraio alla Coppa Svizzera, il 13 marzo alla Conference League). Cifre, queste, che si spiegano soprattutto con il calo della quota realizzativa (da 1,66 gol a partita del 2024 a 1,2 gol a partita del 2025), piuttosto che con l’aumento delle reti subite (da 1,33 a partita a 1,53 a partita). E questo nonostante l’arrivo nel mercato invernale di un attaccante, Koutsias, andato poi a segno in quattro occasioni.
Il paragone tra 2023-24 e 2024-25
Ma rispetto allo scorso campionato, il Lugano ha fatto meglio o peggio? La risposta è peggio, decisamente peggio. Nel 2023-24 i bianconeri terminarono la stagione regolare al secondo posto a quota 59 punti, a -6 dalla vetta occupata dallo Young Boys poi campione. Oggi, invece, i punti guadagnati sono “solo” 49, ben 11 in meno di quelli della capolista Basilea. Insomma, la seconda parte di stagione ha fatto precipitare in questo senso i ticinesi, che pure con un clamoroso en-plein di punti nel Championship Group (15 quelli disponibili) non toccherebbero i 65 dell’anno passato. Colpa, dati e data alla mano, delle 13 reti siglate in meno rispetto alla Super League 2023-24 (61 ieri, 48 oggi). Una differenza che fa crescere il rimpianto nei confronti di Celar, quel bomber da 14 gol che è evidentemente mancato. Curioso notare, infine, il cambiamento tra rendimento interno ed esterno: quasi identico a Cornaredo (30 punti in 16 partite quest’anno, 31 punti in 17 partite lo scorso), nettamente in calo lontano da casa (18 punti in 16 partite quest’anno, 29 punti in 17 partite lo scorso).
Il commento di Omar Gargantini (Rete Uno Sport 22.04.2025, 07h30)
RSI Sport 22.04.2025, 08:42
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Il commento di Paolo Laurenti (Rete Uno Sport 22.04.2025, 12h30)
RSI Sport 22.04.2025, 11:53
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SL, l'intervista a Mattia Croci-Torti (21.04.2025)
RSI Sport 21.04.2025, 18:47