dall'inviato a Ginevra Nicola Rezzonico
La classifica piange, il bisogno di una sterzata è urgente. Parliamoci chiaro: immaginare un tris di vittorie, contro avversari di simile caratura, sarebbe stato utopistico, oltreché da presuntuosi. Allo stesso tempo, però, vi erano tutte le ragioni per attendersi qualcosa in più di quegli 0 punti che, a metà percorso, lasciano la nostra Nazionale sconsolatamente sul fondo del Gruppo A2 di Nations League. Per dare un senso a questa decade di tarda primavera, sarà allora essenziale chinarsi con la dovuta premura sul test Portogallo (l'ultimo prima delle vacanze), ripartendo da quanto di buono ammirato giovedì. E, perché no, provare il classico sgambetto alla capolista.
Già, il Portogallo. Malgrado il bilancio storico sia complessivamente a nostro favore (dieci successi a nove, cui vanno aggiunti cinque pareggi), i lusitani si presentano a Ginevra nei panni dei favoriti, a maggior ragione dopo il tripudio di Lisbona. Lì, sette giorni fa, non c'era stata letteralmente storia, ma vi è da credere (o quantomeno sperare) che Xhaka e soci - troppo esposti alle letali ripartenze avversarie - abbiano imparato la lezione. Solo con ordine e compattezza si potrà difatti chiudere la striscia di tre sconfitte consecutive negli scontri diretti, per tornare a dettar legge come ad Euro 2008 (2-0) o nel 2016, nell'ambito delle qualificazioni al Mondiale russo (sempre col medesimo risultato).
Insomma, aggiustare la rotta è ancora possibile. Anche in virtù dell'assenza di Cristiano Ronaldo, un aspetto da non sottovalutare. Contro di noi, con l'uomo simbolo in campo, il Portogallo ha sempre vinto. Di più: in due circostanze su tre, CR7 si è perfino travestito da sentenza. Era stato il caso tre anni fa, quando una sua tripletta ci privò della finale di Nations League, e la storia si è puntualmente ripetuta settimana scorsa. Da queste parti, la foltissima quanto calda comunità lusitana (che sarà ben rappresentata sulle tribune dello Stade de Genève) dovrà dunque scordarsi una serata all'insegna dei "siuuu", il celebre grido di esultanza coniato dal capitano. Ciò che, sul fronte elvetico - specie nella situazione attuale - rappresenta un ottimo punto di partenza.

Nations League, highlights di Portogallo-Svizzera (05.06.2022)
RSI Sport 05.06.2022, 22:46