"Xhaka giocherà e sarà il nostro capitano"

Il pareggio contro il Kosovo a Pristina ha scatenato un polverone, o meglio le dichiarazioni rilasciate dal capitano della Svizzera Granit Xhaka subito dopo l'incontro. Una sfida terminata 2-2, con gli avversari capaci, come la Romania nella penultima uscita, di recuperare negli ultimi minuti un punto contro gli elvetici. L'uomo faro del centrocampo ha parlato di una mancanza di intensità negli allenamenti, come a un parco giochi, ma il selezionatore Murat Yakin non è ovviamente d'accordo: "Bell'inizio... No, non lo vedo neanch'io il parco giochi", ha risposto accettando la battuta di Armando Ceroni durante l'intervista pre-partita rilasciata sul campo di Sion dove domani i rossocrociati sfideranno Andorra.

L'allenatore ha poi continuato così: "Quello di Granit è stato un momento emozionale subito dopo la partita, e per quello ho assoluta comprensione. Non l'ho preso come una critica personale. Abbiamo poi parlato a quattr'occhi e adesso è tutto a posto. Sono abbastanza professionista per saper gestire queste situazioni. So di avere il sostegno della Federazione ma non ho bisogno che intervenga: l'abbiamo risolta tra coach e capitano. Da due anni lavoriamo insieme e il modo di procedere è consolidato, ma non tutti percepiscono i carichi in maniera uguale".

Come hanno percepito la situazione nello spogliatoio gli altri giocatori ce lo spiega Remo Freuler: "Per me non cambia nulla. Loro ci hanno detto che hanno parlato tra loro e ci hanno spiegato. Ogni tanto nella vita si hanno opinioni differenti: l'importante è parlare assieme e alla fine avere la stessa cosa in mente. E noi siamo tutti a posto così".