Oltre ad essere stata una serata di festa per l'Italia, vittoriosa ai rigori contro l'Inghilterra (alla prima apparizione in un atto conclusivo europeo) è stata anche una finale europea piena di record quella andata in scena a Wembley. La squadra di Roberto Mancini ha trionfato 53 anni dopo la prima volta (1968), realizzando il più grande divario tra due vittorie di un campionato europeo.
Ancor prima che la partita iniziasse due primati erano già stati stabiliti. All'età di 36 anni e 331 giorni, Giorgio Chiellini è diventato il giocatore più anziano a partire nei primi undici da capitano. Il record precedente apparteneva a Gianluigi Buffon (34 anni e 154 giorni), quando l'Italia perse in finale contro la Spagna nel 2012. Inoltre Gianluigi Donnarumma (22 anni e 136 giorni) è diventato, con la partita di questa sera, il terzo portiere più giovane a disputare una finale tra Europei e Mondiali, davanti a lui solo José Ángel Iribar nel 1964 con la Spagna e Juan Botasso nel 1930 con l'Argentina. Iniziata la partita, ecco che sono stati raggiunti nuovi primati. Dopo appena 1'56", con la rete messa a segno da Luke Shaw per il momentaneo 1-0, oltre ad essere stata la prima marcatura per lui con la maglia inglese, è stato anche il gol più veloce mai realizzato in una finale di un campionato europeo.
Ma è stato il gol del pareggio italiano a far saltarne molti altri. Leonardo Bonucci a 34 anni e 71 giorni, è diventato il giocatore più anziano a segnare in una finale europea. Il record precedente apparteneva a Bernd Hölzenbein, quando nella finale del 1976 tra Cecoslovacchia e la sua Germania dell'Est, segnò il momentaneo 2-2 all'89', a 30 anni e 103 giorni. Partita poi persa dai tedeschi ai rigori, con lo storico quinto tiro dal dischetto battuto da un certo Antonin Panenka. Altro primato per il giocatore della Juventus, che è diventato con la partita di questa sera l'italiano con più presenze agli Europei (18), eguagliando Bastian Schweinsteiger (18). Solo tre giocatori ne contano di più: Cristiano Ronaldo (25), Pepe (19) e João Moutinho (19). Con quella di Bonucci, salgono a 12 le marcature bianconere in questa edizione degli Europei, il primato apparteneva al Barcellona che nell'Euro 2000 ne aveva realizzate 11. Grazie al suo gol, l'Italia ha fatto un altro record durante questa manifestazione, ossia è andata a segno 13 volte, mai era successo in tutta la sua storia tra Europei e Mondiali.
Da segnalare l'entrata in campo di Bukayo Saka (19 anni e 309 giorni) al 70' che lo ha proiettato al quarto posto nei più giovani giocatori a prendere parte all'atto conclusivo, dietro a Renato Sanches (2016), Cristiano Ronaldo (2004) e Anatoliy Baidachniy (1972). Giunti ai rigori, per la seconda volta nella storia degli Europei dopo il già citato 1976, si è riconfermata la teoria di chi tira per primo vince. Dopo la doppia sfida della Svizzera, vinta con la Francia e persa con la Spagna, e quella dell'Italia sempre con gli iberici, stasera è toccato ancora una volta agli Azzurri iniziare la serie dal dischetto.
Euro 2020, l'1-1 di Bonucci in Italia - Inghilterra (11.07.2021)
RSI Sport 12.07.2021, 00:28