Si è sciolto in dolci lacrime Roberto Mancini al termine di una finale combattutissima ma che ha riservato una gioia indescrivibile per lui e per tutti gli Azzurri, laureatisi campioni d'Europa per la seconda volta dopo il trionfo nel 1968. "Nessuna partita è facile, questa per come si era messa era diventata difficilissima, ma dopo il pareggio l'abbiamo dominata - ha detto il commissario tecnico italiano al termine del match di Wembley - Poi ai rigori è andata così e mi dispiace per gli inglesi. Ma ora siamo felicissimi per tutti gli italiani". Inevitabile l'abbraccia tra il "Mancio" e il "gemello" Gianluca Vialli, pure in larcime: "Con lui c'è un'amicizia che va al di là di ogni cosa, che nasce dai tempi della Sampdoria. Allora eravamo stati sfortunati, oggi si è chiuso un cerchio".
Godiamoci questo trofeo perché ha qualcosa di meraviglioso
Roberto Mancini
"È una cosa indescrivibile. Ancora non ci crediamo ma siamo campioni d'Europa - ha detto un Federico Bernardeschi travolto dall'entusiasmo - Il segreto di questa squadra è il gruppo. Il mister ha creato un gruppo fantastico. Ha creato quest'unione, ci ha creduto fin da subito anche se tre anni fa non ci credeva nessuno, ma noi sì. Ci meritiamo di stare qua, sul tetto d'Europa". Dal canto suo, Leonardo Bonucci, autore del gol del pareggio, ha detto: "Abbiamo dimostrato che con il gioco possiamo mettere in difficoltà chiunque. Penso che l'Inghilterra non abbia mai creato poco quanto ha fatto stasera. Noi ci abbiamo creduto fino in fondo".
Giocare contro tutto Wembley è stato un godimento: più urlavano e più ci caricavano
Leonardo Bonucci
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