Hockey

“Elvis mi ha indicato la strada, facendomi innamorare della sua vita”

Sulle orme di Merzlikins, Cjunskis vuole lasciare il segno a Lugano

  • 19 dicembre 2023, 09:30
  • 19 dicembre 2023, 10:09
Roberts Cjunskis

Fuoco addosso

  • Ti-Press
Di: Nicola Rezzonico 

Quanto fegato ci vuole per abbandonare la terra natia ad appena 13 anni e attraversare il continente in solitaria, rincorrendo il sogno di gioventù? La domanda potrebbe essere girata direttamente a Roberts Cjunskis, il quale, neanche un decennio più tardi, sa però di avercela fatta. Venerdì scorso, l’annuncio del primo contratto professionistico ha difatti coronato una parabola partita da lontanissimo. Dai sobborghi di Riga, per la precisione: “Siamo tutti molto felici, io, la mia famiglia e chi ci ha aiutato. Felici e orgogliosi - le emozionate parole del 75 bianconero - mio padre e mia madre hanno fatto di tutto per permettermi di stare qui, anche finanziariamente. Per loro non è stato facile vedermi andare via, ma alla fine i tanti sacrifici compiuti hanno dato i frutti sperati”.

Vero, grazie a questi infortuni noi giovani abbiamo più spazio. Al primo posto, tuttavia, c’è sempre il bene della squadra: sbagliato pensare che le assenze ci facciano contenti

Lettone, sbarbato e affamato di successo. Il parallelismo con un idolo della Curva Nord, un personaggio che ha segnato la storia recente del club, sorge quasi spontaneo. D’altronde, tra Cjunskis e Merzlikins sussistono effettivamente legami: “Quando sono arrivato in Ticino, è stato Elvis a indicarmi la strada. Sì, mi ha mostrato qual è la vita di un professionista, e io me ne sono innamorato. Da lì in poi ho lavorato sodo per cercare di emularlo, per vivere un giorno o l’altro come lui”, ha confermato il classe 2003. Ciò riguardo al passato; nel presente, invece, chi sono i precettori? Chi i modelli di riferimento? “Già a partire dall’estate, a livello individuale, Carr è stato un vero e proprio tutor per me. Ed anche sul ghiaccio posso aspirare a diventare un giocatore simile, con le varie caratteristiche che possiede. Ma in realtà la lista è lunga: da Fazzini e Arcobello, i compagni di linea in occasione del mio primo gol, ai ‘grandi’ LaLeggia e Thürkauf, che ci spingono sempre avanti. Nel complesso il gruppo è molto unito; se sei giovane e vuoi crescere, Lugano offre un ambiente perfetto”.

03:27

NL, l’intervista a Roberts Cjunskis (18.12.2023)

RSI Sport 19.12.2023, 09:30

Legato a Rete Uno Sport 19.12.2023, 07h00

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