Hockey

“Non sono un presidente soddisfatto, è ora di rialzare la testa”

Ospite a Tempi Supplementari Vicky Mantegazza ha fatto il punto sul Lugano

  • 2 ore fa
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Vicky Mantegazza

Il numero uno bianconero

  • Ti-Press

Due mesi fa un ottimo inizio in campionato, poco più di un mese fa la perdita di papà Geo. L’autunno di Vicky Mantegazza è stato un turbinio di emozioni sportive, ma soprattutto extra sportive. “Sì, gestire tutto quanto non è stato facile - ha spiegato il presidente del Lugano ai microfoni di Tempi Supplementari - ma ora possiamo tornare a concentrarci sull’aspetto puramente sportivo ed è tempo di rialzare la testa. Non sono un presidente soddisfatto”.

Gianinazzi non è una questione al momento. Siamo fiduciosi

Nella sua analisi il numero uno bianconero imputa soprattutto agli infortuni la responsabilità dell’involuzione del mese di ottobre e non mette mai in discussione la guida tecnica. “Abbiamo avuto un ottimo settembre, nel quale eravamo secondi in classifica e sul ghiaccio si vedeva una squadra che giocava molto bene. Poi siamo finiti un po’ in un buco anche a causa di alcuni infortuni importanti: penso soprattutto a Thürkauf e ai portieri. Per fortuna il capitano è vicino al rientro, anche se non dobbiamo aspettarci che diventi il salvatore della Patria”.

La piazza di Lugano è un po’ complicata

Mantegazza è poi stata sollecitata sulla scarsa affluenza di pubblico rispetto alle altre piazze, che nella stagione scorsa hanno fatto registrare diversi record. “Ci sono due aspetti che entrano in gioco - ha spiegato - Il primo sicuramente è la mancanza di risultati: è nostra responsabilità creare un prodotto attrattivo, offrendo un bello spettacolo. Comunque Lugano è un posto particolare, anche nel calcio lo stadio non viene riempito e poi si riversano in 15’000 a Berna per la finale di Coppa. Il secondo aspetto è infrastrutturale: abbiamo una delle piste più vecchie in Svizzera, da noi è difficile anche solo mangiare qualcosa la sera delle partite”.

Ma il binomio Lugano-Mantegazza resterà indissolubile per sempre? “La mia famiglia ha dato tanto e continuerà a farlo, ma parliamo pur sempre dell’HC Lugano non dell’HC Mantegazza. Non vogliamo avere questa pressione di doverlo fare per forza. L’età avanza anche per me, arriverà il giorno in cui non ne avrò più voglia, ma garantiremo che l’Hockey Club Lugano possa continuare”.

L’intervista a Vicky Mantegazza dal minuto 27’45”

45:50

Tempi supplementari (18.11.2024)

Tempi Supplementari 18.11.2024, 20:05

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