Bronzo olimpico per tre Ladies

di Piergiorgio Giambonini

Se l’hockey svizzero al maschile è ormai una realtà di prima fascia mondiale, anche sul fronte femminile prestazioni e credibilità sono cresciute parecchio negli ultimi anni. A livello internazionale il momento per ora migliore rimane quello vissuto tra il 2012 e il 2014, con la conquista di due medaglie di bronzo ai Mondiali negli USA e alle Olimpiadi di Sochi, in entrambi i casi con René Kammerer alla transenna.

Ai Giochi olimpici le svizzere partono con due batoste contro gli inarrivabili Canada (0-5) e USA (0-9), poi portano all’overtime la Finlandia (3-4) e il meglio - con una stratosferica Schelling tra i pali - lo danno nei playoff: 2-0 alla Russia padrona di casa nei quarti, 1-3 col Canada in semifinale e 4-3 alla Svezia nella finalina. Una sfida incredibile, quella per il bronzo, perché la Svizzera si ritrova sullo 0-2 a 19 minuti dal termine, ma nei successivi 17 infila un clamoroso parziale di 4-0 e va infine ad imporsi per 4-3.

Sul podio olimpico salgono anche tre titolari di quel Ladies Team Lugano capace tra il 2004 e il 2019 di giocare sedici finali consecutive e di vincerne 7, ovvero la veterana Nicole Bullo (alla terza delle sue 4 Olimpiadi consecutive, alle quali aggiungere 11 Mondiali!), la poschiavina Evelina Raselli e la giovanissima Romy Eggimann.