Dopo tre mesi il Lugano mette finalmente in fila due vittorie

Con qualche ora di ritardo, il Lugano può meritatamente concedersi lo sfizio di un doppio brindisi. Uno al nuovo anno, che si spera possa prendere una piega diversa dal 2024, e uno alla seconda, agognata vittoria consecutiva. Quella vanamente cercata da inizio ottobre a oggi, per intenderci, e che si è finalmente concretizzata con il 4-1 sul Berna nel primo match del 2025. Confermati, dunque, i progressi compiuti prima delle festività: la compagine bianconera è senz’altro in crescita. E il terzo successo pieno in altrettanti scontri diretti con gli Orsi giova anche alla classifica: abbandonato il penultimo posto, è tempo di puntare dritti verso la zona play-in.

Presentatisi sul ghiaccio della capitale con modifiche soltanto lievi rispetto alle ultime esibizioni prenatalizie (da segnalare comunque il rientro di Dahlström, malato nel derby), gli ospiti hanno subito dato prova di grande disciplina e solidità, come pure... di estremo cinismo. Nel primo periodo, infatti, è sostanzialmente bastata una (e una sola) iniziativa offensiva per sbloccare lo stallo e punire i rivali, sì più intraprendenti, ma a conti fatti poco pericolosi: merito di Sekac, che al termine di una poderosa incursione nel terzo ha offerto a Joly un disco unicamente da appoggiare in porta, per il gol numero 11 in stagione.

Neanche la pausa ha però fermato l’incalzante forcing bernese, anzi. E allora è toccato a un ex della sfida, Klok, rimettere tutto in parità, sfruttando il traffico davanti a Schlegel dopo appena 40”. Qualche attimo di assestamento sottocenerino ed il confronto, in ogni caso, si è fatto maggiormente equilibrato, anche sul piano delle occasioni: ghiottissima - tra le varie - quella sciupata da Carr (non proprio in versione Spengler...) a tu per tu con Reideborn. Eccole nel terzo tempo, tuttavia, le scuse del numero 7. Come? Dapprima con un delizioso assist no look per Fazzini, uno che quei gol non li sbaglia, poi con la rete del doppio vantaggio, su rebound. A quel punto, tramortito, il Berna si è definitivamente spento. Mentre il Lugano, sull’onda delle emozioni positive, ha sapientemente condotto la barca in porto, abbellendo il risultato con Sekac. Cin cin.

Legato a Sport e Musica 02.01.2025