La buona affinità del Lugano con i derby, che perdura da tre anni ormai, continua anche nel primo appuntamento della stagione 2023-24. Di fronte ai 6’733 spettatori della Cornèr Arena, i bianconeri si sono imposti per 4-3 ai rigori al termine di una partita vivace e come sempre ricca di emozioni sul ghiaccio e sugli spalti, guadagnando due punti che forse vanno loro un po’ stretti. La stracantonale numero 250 è stata infatti dominata sul piano del gioco dai padroni di casa per quasi tutti i 65’ (41 tiri in porta a 11), ma ha visto gli ospiti andare sempre in vantaggio grazie a un’eccezionale efficacia realizzativa, al 100% di riuscita in powerplay e a uno Juvonen in formato extralusso.
Partito forte, rispetto alle altre uscite stagionali, l’Ambrì ha piazzato un uno-due mortifero nei primi 5’24” grazie alla doppietta di Bürgler: il veterano della squadra ha dapprima scagliato una gran botta nel primo powerplay della partita al 2’45” e ha poi sfruttato al meglio un pasticcio in marcatura della retroguardia bianconera per aggirare la gabbia e superare Koskinen per la seconda volta. Da lì in poi il Lugano è però cresciuto, anche grazie a tre superiorità numeriche avute nella seconda parte del periodo: alla prima Carr, già fermato dal palo pochi minuti prima, ha dimezzato le distanze all’11’03” con una deviazione sulla conclusione di Alatalo; nelle altre due gli uomini di Gianinazzi non hanno inciso ma hanno comunque tenuto lontano dalla propria porta gli avversari.
L’onda buona dei sottocenerini si è poi protratta per tutto il tempo centrale con 18 tiri a 2 e una pressione asfissiante dalle parti Juvonen, trafitto però soltanto da Fazzini in situazione di 5 contro 3 (fuori Virtanen e Kostner) al 36’16”. Tornato a beneficiare di un powerplay in avvio degli ultimi 20’, l’HCAP ci ha messo 6” a riportarsi in vantaggio con Kneubuehler, colpevolmente dimenticato dalla retroguardia bianconera e libero di colpire al 41’24”. Ma il numero 11 leventinese ha immediatamente restituito il favore al 42’37” gestendo malissimo un disco in difesa e servendo Thürkauf nello slot, per il quale è stato un gioco da ragazzi riequilibrare la sfida. Equilibrio minacciato attorno al 47’ dal secondo ferro di serata di Carr e dal gol giustamente annullato a Morini per l’ostruzione di Joly su Juvonen e al 56’41” da quello negato a Ruotsalainen per un fuorigioco non ravvisato dagli arbitri, ma chiamato dalla panchina biancoblù con il coach’s challenge. E prima del suono della terza sirena è anche arrivata la ghiottissima occasione sul bastone di Joly all’ultimo secondo, prontamente sventata da uno Juvonen che poi si è superato anche nell’overtime con alcuni prodigiosi interventi. A regalare il successo al Lugano ci hanno allora pensato Granlund e Fazzini, gli unici capaci di trasformare il loro rigore a fronte di quattro errori biancoblù.
Il servizio con Giovanni Morini e Diego Kostner (Notiziario 30.09.2023 08h00)
RSI Sport 30.09.2023, 08:54
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Il commento di Paolo Laurenti (Notiziario 30.09.2023 09h00)
RSI Sport 30.09.2023, 08:54
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Legato a Sport e Musica su Rete Uno del 29.09.2023