Il Lugano ci ha preso gusto a creare pathos per poi risolvere rapidamente a proprio favore la trama degli incontri. In gara-3 a Ruotsalainen ci sono voluti 2’49” di overtime per segnare il gol decisivo, in gara-4 a Carr sono bastati 33” per riportare la serie in parità sul 2-2. Un pareggio di vittorie ma un vantaggio morale ora per i bianconeri che, abituati già in regular season a mostrare carattere per riemergere da situazioni difficili, sono riusciti a raddrizzare una serie che dopo le prime due puntate sembrava destinata a chiudersi rapidamente. E invece lo strapotere fisico del Friborgo si è trasformato in nervosismo e falli non necessari, con i bianconeri che invece hanno iniziato a usare di più i muscoli e a risultare più veloci degli avversari. Supportate pure da un powerplay che finalmente ha iniziato a produrre reti, le certezze ora sono per il Lugano e i dubbi per il Friborgo, che ha forse creduto troppo presto di poter liquidare facilmente i sottocenerini.
Highlight: al di là ovviamente della rete nell’overtime, il Lugano ha vinto la partita anche grazie al coach’s challenge chiamato da Gianinazzi al 28’00”, dopo che il disco si era infilato alle spalle di Schlegel su pressione di Bertschy. Una rete non convalidata sul ghiaccio dallo statunitense Lemelin e dallo slovacco Stolc per il tocco di pattino dell’attaccante burgundo ma poi assegnata agli ospiti dopo una prima consultazione del video, non ritenendo (giustamente) volontario il tocco del numero 28. Ma il coach bianconero, in un momento dove il Lugano stava perdendo la supremazia sull’incontro, ha calato il jolly, giocandosi la sua carta che ha permesso agli arbitri di rivedere un precedente tocco sfuggito ai loro occhi di Bertschy sul guantone di Schlegel e giudicarlo scorretto e di annullare definitivamente il gol. Da lì i bianconeri hanno ripreso il filo del discorso, in una partita proseguita sul filo dell’equilibrio.
Top scorer: impossibile non assegnare la corona di migliore in pista a Daniel Carr. A secco finora nei playoff, il canadese ha centrato tre volte il bersaglio (prima tripletta e prima rete nell’overtime in Svizzera) per sgretolare le certezze che il Friborgo aveva mostrato nei primi due confronti della serie e che avevano iniziato a vacillare in gara-3. Una menzione è però doverosa pure per Niklas Schlegel, rientrato dopo due mesi a Friborgo e autore di un’altra prova superlativa con in particolare un big save nel primo tempo su De La Rose, partito in inferiorità numerica verso di lui.
Time out: quando il cronometro si è fermato completamente, e non solo per i 30” canonici del time out, il pubblico ha regalato ai due protagonisti dell’incontro la giusta ovazione. A turno Carr e Schlegel sono riemersi dagli spogliatoi per godersi l’applauso e i cori dei loro tifosi, esplosi per la rete al 60’33” dopo che nell’aria si sentiva già da qualche secondo quell’elettricità che l’ingenuo fallo di Jörg aveva acceso.
Il servizio con Marco Müller (Rete Uno Sport 23.03.2024, 08h00)
RSI Sport 23.03.2024, 08:56
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Il commento di Omar Gargantini (Rete Uno Sport 23.03.2024, 08h00)
RSI Sport 23.03.2024, 08:56
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