Il Lugano chiude la regular season con una vittoria senza sorriso

Si è chiusa con una vittoria la regular season del Lugano, anche se di sorrisi dalle parti della Cornèr Arena ce n’erano ben pochi. Il 4-2 ottenuto contro il Bienne non può cancellare la disfatta di una stagione che ancora non è terminata per Thürkauf e compagni, in attesa della fine della serie tra Turgovia e Visp per capire quale saranno i prossimi passi. Se ci sarà la sfida salvezza contro l’Ajoie oppure se si potrà cominciare a pensare alla prossima annata, stendendo un velo pietoso - come consigliato dalla Curva Nord - sul fallimentare campionato 2024-25. Esattamente 39 anni dopo il primo titolo, i bianconeri hanno concluso la peggior stagione dell’era playoff come posizionamento in graduatoria, la seconda peggiore nell’era dei tre punti a livelli di media/punti. E la sofferenza, perché di questo al momento si tratta, potrebbe ancora non essere finita.

Dopo diverse partite d’assenza Krupp ha rispolverato Joly, Pulli e Schlegel, relegando in tribuna Huska, Carr e Marco Müller. Le mosse del coach tedesco hanno scaturito l’effetto sperato, perché i sottocenerini hanno avuto un sussulto d’orgoglio giocando un buon primo tempo condito anche da due marcature a firma Fazzini - eguagliato il primato di reti stagionali per il momò - e Sekac. Ma la scossa è durata lo spazio di 20’: al rientro sul ghiaccio infatti i bernesi - chiamati a salvaguardare il proprio posto nelle prime 10 - hanno iniziato a spingere trovando il 2-1 in contropiede con Sablatnig e mettendo grande pressione dalle parti del portiere bianconero, tanto che Krupp è stato costretto addirittura a chiamare il time out per provare a spezzare il ritmo degli ospiti.

I 30” di pausa non hanno però riacceso il Lugano, che anzi ha avuto bisogno di alcuni interventi decisivi di Schlegel - oltre all’imperizia degli attaccanti del Bienne - per restare avanti nel punteggio. Anche il terzo periodo è iniziato con gli uomini di Filander all’arrembaggio alla ricerca del pareggio, ma a segnare in contropiede sono stati ancora i padroni di casa e di nuovo con Sekac, ben servito da Zohorna. Da lì il confronto si è stancamente trascinato per diversi minuti finché una nuova distrazione di Alatalo - già colpevole sul primo gol - ha permesso a Kneubuehler di riportare sotto gli ospiti. L’assalto finale con Säteri in panchina ha però permesso a Canonica di firmare il definitivo 4-2, che ha mandato in vacanza i Seeländer e ha concluso (finalmente) una regular season terribile per i ticinesi.

Legato a Sport e Musica del 01.03.2025