Il Lugano per mantenere lo status quo, l’Ambrì per la storia

Quanto valore ha la storia nello svolgimento di una partita? Difficile da spiegare, anche se a volte quanto già successo porta degli influssi - positivi o negativi - nella testa e nelle gambe dei giocatori. Lo sa bene l’Ambrì, che mai nella propria storia è riuscito a battere il Lugano nelle sette volte che le due ticinesi si sono affrontate durante la postseason. Caso vuole poi che in quattro di queste sette occasioni i bianconeri siano poi andati a vincere il titolo svizzero una volta eliminati i “cugini”. Ecco un breve racconto di quanto successo nelle sfide stracantonali dall’introduzione dei playoff.

Il primo incrocio tra bianconeri e biancoblù avviene nelle semifinali del campionato 1986-87. Fresco del primo titolo svizzero, il “Grande Lugano” di Slettvoll si impone 3-0 nella serie ed andrà poi a conquistare il secondo dei tre titoli consecutivi di quegli anni. La sfida si ripeterà allo stesso stadio della competizione anche nel 1988-89, con il medesimo risultato, e l’anno successivo nei quarti di finale, sempre con i sottocenerini ad uscire vincitori per 2-0 nella serie “best of 3”.

Bisogna attendere il campionato 1993-94 per vedere una nuova sfida cantonale, ma l’esito rimane il solito: nei quarti di finale il Lugano la spunta per 3-2 vincendo la decisiva gara-5 in casa per 4-1. Ma la serie più iconica degli anni ‘90 resta la finale del 1999, che consegna il 5 aprile alla Valascia il quinto titolo ai bianconeri al termine di una gara-5 decisa dalla rete di Fuchs a porta vuota. Una serie per tanti ancora ben impressa nella mente (come sogno realizzato o incubo) a distanza di 25 anni.

Pure il nuovo millennio si apre con un derby nei playoff, stavolta nelle semifinali. E di nuovo non c’è storia: il Lugano si impone 4-0 senza appello, nella stagione che si concluderà con il contestato gol di Plavsic in gara-6 che consegna il titolo ai Lions. Infine, l’ultimo incontro tutto ticinese nel 2006: nei quarti di finale l’Ambrì sembra finalmente vicino a sfatare il tabù, avanti 3-0 nella serie e in pieno controllo. Invece il Lugano, che esonera Huras dopo gara-2 per sostituirlo con Kreis e Zanatta, vince una rocambolesca gara-4 alla Valascia, ribalta la serie e si invola a vincere il suo settimo (e finora ultimo) titolo.