Il Lugano perde il braccio di ferro con lo Zugo

Il Lugano ha incassato la quarta sconfitta stagionale nella sesta uscita, tornando battuto per 4-2 da Zugo. Gli ospiti, che si sono trovati di fronte per la prima volta l’ex compagno Riva, hanno pagato a caro prezzo un disco perso da Joly a inizio di ultimo tempo sfruttato da Martschini dopo un tempo dominato a testa.

Gianinazzi ha scelto di presentarsi alla Bossard Arena con sei stranieri di movimento e Koskinen in tribuna per far spazio a Schlegel e a Carr, con relativo rimescolamento delle linee. Inizialmente però queste modifiche non hanno permesso ai bianconeri di reggere l’assalto iniziale dei Tori che, come lo Zurigo domenica, hanno schiacciato i luganesi nel loro terzo. Logico il vantaggio trovato dai padroni di casa con Allenspach. A riequilibrare un po’ la partita è arrivata la penalità di Biasca, che ha portato alla prima rete stagionale di Joly. Alla prima pausa però il Lugano è arrivato sotto per 2-1, visto che Leuenberger ha riportato avanti i suoi al 15’45”.

Nello spogliatoio il coach bianconero deve avere trovato le giuste parole per regolare la sua squadra: chiuso sotto nei tiri 11-3 il primo periodo, nel secondo ha dominato per 19-4. Il pareggio trovato da LaLeggia ancora in superiorità numerica, poco dopo aver avuto 45” a 5 contro 3, è stato più che meritato e anche una magra ricompensa viste le varie occasioni avute dagli ospiti. La terza frazione dei sottocenerini si è aperta però con l’errore di Joly, fin lì tra i più propositivi dei suoi, sfruttato da Kovar per servire il letale Martschini. Il Lugano si è poi buttato all’attacco, togliendo anche il portiere a 3’15” dalla sirena dopo il time out, ma gli svizzerocentrali si sono chiusi attorno a Genoni prima di chiuderla a porta vuota con Wingerli tra le polemiche che hanno portato alla penalità di partita a Fazzini.

Legato a Sport e Musica del 26.09.2023