Il Lugano punge nei momenti chiave ed espugna Ginevra

È una vittoria importante, che dà sicuramente morale, quella colta per 3-2 dal Lugano sulla pista del Ginevra. Vuoi perché arrivata dopo tre sconfitte nelle ultime quattro partite, vuoi perché ottenuta contro la migliore squadra per rendimento casalingo al pari della capolista Friborgo. Insomma la missione odierna della squadra di Gianinazzi non era assolutamente delle più facili, ma il rigore difensivo e la capacità di pungere nei momenti chiave hanno permesso ai bianconeri di trovare tre punti fondamentali sulla pista ostica dei campioni svizzeri.

Giunti in città già la sera precedente per prepararsi meglio ad un confronto affrontato senza LaLeggia ma con l’ottimo Koskinen tra i pali, i ticinesi hanno subito la verve dei padroni di casa nel primo periodo. Tanto che l’1-0 alla prima pausa, siglato in powerplay da Jooris all’11”36 (espulso Andersson), è un risultato che stava decisamente stretto alle Aquile. La squadra di Gianinazzi ha però avuto il merito di restare nella partita, riequilibrando il punteggio al primo momento di pressione dettato da un 5 contro 3 e sfruttato al 21’48” da Fazzini con un classico slap dei suoi.

È poi nel terzo periodo, dopo 40’ in cui i ginevrini hanno tendenzialmente controllato le operazioni senza tuttavia pungere più di quel tanto, che il Lugano si è fatto preferire. Quando al primo vantaggio di serata siglato da Morini al 49’34” ha fatto seguito solo 1’02” più tardi il 3-1 di Thürkauf, il più sembrava fatto. Così non è però stato perché i bianconeri hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie prima di festeggiare: prima subendo il 2-3 di Manninen al 52’56” e poi dovendo difendere 4’ di inferiorità numerica per una penalità ingenua dello stesso Thürkauf.

Legato a Sport e Musica del 17.11.2023