“C’era ovviamente rabbia stamattina in allenamento, ma l’intensità e l’energia erano buone. Sappiamo che la situazione in cui siamo è grave e dobbiamo rendercene conto”. C’è quantomeno consapevolezza nelle parole di Luca Gianinazzi che il Lugano ormai è arrivato quasi a un punto di non ritorno. La doppia sconfitta contro Friborgo e Bienne ha fatto ripiombare i bianconeri nell’oscurità, con il brillante match di Berna già sparito nell’ombra e una classifica sempre più preoccupante. Per riaccendere la luce servirà una prestazione d’orgoglio in un weekend importantissimo, ridando vita a una fiammella della speranza sempre più flebile.
Tutte le partite da qui alla fine saranno degli scontri diretti
Per il “testacoda” contro la prima della classe Losanna e il fanalino di coda Ajoie quantomeno il coach sottocenerino può sorridere guardando al rientro in retrovia di Mirco Müller, elemento fondamentale per quella solidità tanto cercata ma raramente trovata dalla squadra. In pista si è rivisto pure Giovanni Morini, che da una settimana ha ricevuto l’ok per tornare ad allenarsi con i compagni vestendo la maglia rossa. Ripresosi dall’influenza pure Canonica, l’allenamento mattutino ha però visto Verboon uscire visibilmente dolorante. Se dovesse farcela il numero 13 giostrerà insieme alla coppia Fazzini-Arcobello altrimenti pronto uno tra Cormier e Reichle, mentre Carr è tornato al fianco di capitan Thürkauf in una linea completata da Marco Müller. Infine, riuniti i due cechi, con Aleksi Peltonen a fungere da terzo elemento.
Dopo il lungo percorso che ha avuto è bello riavere Giovanni intorno alla squadra
Per portare a casa un risultato positivo dal fine settimana ci vorrà soprattutto un altro tipo di atteggiamento da parte della formazione ticinese, parsa nuovamente confusa e scoraggiata sia nel terzo tempo contro i burgundi che nei 60’ alla Tissot Arena. “Nel momento in cui siamo, andare a Bienne e giocare alla pari non è abbastanza per portare a casa dei punti. I giocatori devono riuscire a tirarsi via dalla testa che una partita è più importante dell’altra, sappiamo che se giochiamo il nostro miglior hockey possiamo vincere. Se invece siamo focalizzati solo sul risultato finale non porti la tua migliore performance e non puoi vincere”, ha concluso Gianinazzi. Anche se, guardando alla graduatoria, in realtà il risultato finale sembra essere l’unica cosa che conta.
I terzetti d’attacco:
Carr, Thürkauf, Ma.Müller;
Sekac, Zohorna, A.Peltonen;
Verboon, Arcobello, Fazzini;
Patry, Canonica, Zanetti;
Cormier, Reichle, (Morini).
Le coppie di difesa:
Dahlström, Aebischer;
Alatalo, J.Peltonen;
Mi.Müller, Pulli;
Guerra, Meile, Hausheer.
Portieri:
Schlegel
Nyffeler
Huska
Infortunati:
Van Pottelberghe
Joly
NL, l’intervista a Luca Gianinazzi (09.01.2025)
RSI Sport 09.01.2025, 13:28
Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 09.01.2025, 12:50
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Legato a Rete Uno Sport del 09.01.2025, 12h30