L’equilibrio che ha contrassegnato gran parte degli impegni biancoblù in questo primo mese e mezzo di stagione si è ripresentato puntualissimo anche nell’ultima fatica prima della pausa consacrata alla Nazionale, e non poteva che essere così. Supplementari martedì, supplementari ieri e supplementari oggi; sconfitta martedì, sconfitta ieri e... sconfitta oggi, contro il Berna. Insomma, se l’Ambrì sembra aver davvero sottoscritto una sorta di abbonamento con l’overtime (ormai dieci in 18 incontri!), è difficile farsi largo in classifica al ritmo di un solo punto alla volta. E intanto, i passi falsi stanno pericolosamente prendendo il sopravvento sulle vittorie: basti pensare che, in virtù del 3-2 maturato alla Gottardo Arena, i leventinesi rimangono fermi a un unico successo nelle ultime otto uscite, oltretutto - guarda caso - giunto ai rigori.
Complice l’assenza di Virtanen, appena divenuto padre di due gemelli, coach Cereda ha operato un profondo restyling rispetto a ieri, dando spazio a Juvonen e modificando tutte le linee, sia dietro che davanti. Intrigante, in particolare, il nuovo trio straniero Kubalik-Maillet-DiDomenico, rivelatosi subito produttivo: dopo un ghiottissimo uno contro uno sciupato da Zwerger, infatti, è stato proprio il neoacquisto canadese a rompere lo stallo in favore dei suoi, avanti per primi come negli altri due match settimanali. Non che gli Orsi siano rimasti a guardare, lungo l’intero arco del primo tempo: la risposta al primo centro in biancoblù del numero 89 è però arrivata soltanto al rientro dagli spogliatoi, quando Czarnik ha sfruttato il secondo powerplay ravvicinato per confermarsi re dei marcatori.
Da lì alla seconda pausa, anche i locali hanno potuto beneficiare di due situazioni favorevoli con l’uomo in più, aumentando sensibilmente la pressione dalle parti di Reideborn. E una volta scampato il pericolo sul tiro di Merelä, stampatosi sui ferri, Grassi e soci sono finalmente riusciti a fare breccia nel muro eretto dall’ottimo svedese, proprio a fil di sirena: merito di uno scorer che non ti aspetti, Zaccheo Dotti, il quale finora aveva messo a referto solo un assist. Tutto fuorché un colpo letale, in ogni caso, perché al 41’05” Baumgartner ha subito ripristinato la parità e lanciato la sfida verso l’ennesimo finale incerto. Un finale in cui le occasioni non sono mancate, da una parte come dall’altra (si veda il miracolo di Juvonen sullo stesso 98), ma che ha lasciato il pubblico leventinese con l’amaro in bocca, per colpa di Merelä e di un approccio insufficiente in tre contro tre.
A tutto Hockey
A tutto Hockey 02.11.2024, 23:00
NL, l’intervista a Luca Cereda (02.11.2024)
RSI Sport 02.11.2024, 22:33
NL, l’intervista a Zaccheo Dotti (02.11.2024)
RSI Sport 02.11.2024, 22:25
Il servizio con Zaccheo Dotti (Rete Uno Sport 03.11.2024, 10h00)
RSI Sport 03.11.2024, 10:25
Contenuto audio
Legato a Sport e Musica 02.11.2024