È una crisi che pare senza fine quella del Lugano. I bianconeri sono incappati nella quarta sconfitta consecutiva, stavolta per mano del Friborgo vittorioso 5-3 alla Cornèr Arena, e continuano a sprofondare in un vortice negativo di risultati e non solo. La squadra stagna infatti al penultimo posto in classifica e appare soprattutto incapace di offrire costanza nelle prestazioni per poter invertire il trend. Come conseguenza, la panchina di Gianinazzi si fa sempre più rovente.
In pista il coach ticinese ha spiazzato un po’ tutti tornando a dare fiducia come portiere a Huska (l’ultimo suo match fu l’8-1 col Davos di un mese fa), lasciando fuori Zohorna e Sekac. Senza fan in curva per i primi 10 minuti (sciopero del tifo in segno di protesta), l’inizio dei padroni di casa è stato tutt’altro che memorabile, con i burgundi che hanno siglato due reti in 30 secondi tra il 5’26” e il 5’56” con Etter e Schmid. La quarta linea bianconera ha provato subito a riaprire la contesta grazie al gol di Verboon, ma alla prima inferiorità numerica Lilja ha rimesso i suoi avanti di due segnature prima della fine del periodo iniziale.
Con il portiere slovacco rimpiazzato da Schlegel durante la pausa la musica non è comunque cambiata in casa Lugano. De la Rose in powerplay e Bertschy hanno infatti scavato un ancor più ampio divario a favore dei Dragoni, mettendo nei fatti la parola fine all’incontro già prima di metà partita e portando alcuni tifosi ad abbandonare anticipatamente gli spalti. Il resto della sfida ha quindi offerto poco, se non la gioia della personale doppietta per Verboon (deviazione su tiro di Arcobello) che ha dato un sussulto di orgoglio ai suoi, riavvicinatisi ulteriormente con il gol di Fazzini quando ormai però era troppo tardi.
A tutto Hockey
A tutto Hockey 30.11.2024, 23:05
Legato a Sport e Musica del 30.11.2024