Se è vero che la miglior medicina è la vittoria, allora il Lugano ha fatto il suo primo passo per uscire dalla crisi in cui è finito ormai da diverse settimane. Nel giorno dell’insediamento di Antti Törmänen in qualità di consigliere dello staff tecnico, i bianconeri hanno trovato il modo di superare il Rapperswil per 2-0 alla Cornèr Arena, al termine di una partita in cui i ticinesi non hanno incantato ma hanno fatto sicuramente un passo avanti sul piano difensivo e dell’attitudine più in generale.
Senza Arcobello, finito in sovrannumero, la squadra di Gianinazzi ha lasciato l’iniziativa in apertura ai sangallesi, più presenti sul piano offensivo senza tuttavia impensierire più di quel tanto Schlegel, chiamato a superarsi solo su un break di Taibel in shorthand. Al rientro del penalizzato Strömwall, poco dopo un palo colto da Joly, è arrivato però il vantaggio dei padroni di casa con Carr, su suggerimento illuminante di Fazzini al 16’55”. Il gol ha dato coraggio ai suoi compagni, apparsi più attivi con il passare dei minuti e affidatisi spesso alla ritrovata linea completata da Thürkauf e Joly.
Anche più disciplinati dei loro avversari, finiti spesso sulla panchina dei penalizzati senza però pagarne le conseguenze, l’HCL ha raddoppiato al rientro dalla prima sirena con il primo gol stagionale di Aleksi Peltonen, il più lesto a ribadire in rete un disco rilasciato da Nyffeler al 21’19”. Nemmeno la perdita di Zohorna nel corso del secondo tempo, che non si è più visto, ha poi cambiato le dinamiche del confronto, a quel punto saldamente nelle mani bianconere. Sì, perché nonostante il maggiore ritmo imposto negli ultimi 20’ dalla truppa di Hedlund, comunque confusa, i bianconeri si sono stretti attorno ad un ottimo Schlegel, che ha potuto festeggiare il suo primo shutout stagionale.
A tutto Hockey
A tutto Hockey 04.12.2024, 23:00
NL, l’intervista a Luca Gianinazzi (04.12.2024)
RSI Sport 04.12.2024, 22:23
NL, l’intervista a Luca Fazzini (04.12.2024)
RSI Sport 04.12.2024, 22:22
Legato a Sport e Musica del 04.12.2024