Il commento

Una questione di chili, gregari e situazioni speciali

Il Friborgo ha fatto la differenza (anche) sul piano fisico

  • 19 marzo, 08:45
  • 19 marzo, 08:50
Marchon

La lotta alle assi finora è stata vinta dai burgundi

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Di: Diego Medolago

Il Lugano non è ancora con le spalle al muro, ma le sensazioni lasciate dalla seconda gara di questa serie danno l’idea di un Friborgo risultato superiore in diversi aspetti del gioco. Dal piano fisico, dove i chili in più degli uomini di Dubé si stanno facendo sentire, a quello tecnico, con i top burgundi che stanno eclissando i migliori giocatori bianconeri. Nulla è perduto e l’attitudine messa in pista da Thürkauf e compagni può far ben sperare, ma certi errori andranno per forza evitati. Altrimenti la stagione rischia di terminare molto presto.

Highlight: momento di caos totale in pista. I fogli spiegazzati sul ghiaccio lanciati dalle tribune ed i fischi assordanti del pubblico fanno da contorno ad un gioco sempre più intenso, alimentato da diverse chiamate mancate da parte degli arbitri. Da questo clima da corrida spunta Schmid, che si catapulta verso lo slot intercettando un disco vagante per segnare uno di quei gol “sporchi” che nei playoff ti fanno andare avanti. Il disco, colpito con il pattino ma senza calciare, si infila beffardamente tra Koskinen e il palo, per il 2-0 che sarà poi il game-winning goal.

Top scorer: ci sarebbero diverse possibili menzioni in questa sezione: dal fenomenale Sörensen a Wallmark, passando per il mattatore di serata Schmid. Vanno segnalati però tre giocatori che magari non rubano l’occhio per giocate eccezionali, ma il lavoro che stanno mettendo sul ghiaccio Walser, Marchon e Jörg è encomiabile. Dubé li ha appiccicati alla superlinea bianconera ed ogni volta che è sul ghiaccio, loro sono lì a farsi sentire fisicamente. Una scelta che sta pagando, perché Thürkauf e compagni stanno facendo maledettamente fatica a risultare incisivi. Quando anche i gregari fanno la differenza.

Time out: il gol di Joly arrivato a 18” dal termine è solo il quarto realizzato dal Lugano in powerplay nel 2024 in 69 (!) occasioni, per una percentuale - contando solo i momenti in cui c’è effettivamente superiorità numerica e non le penalità in contemporanea - del 5,8%. Stesso numero di reti tra l’altro segnato dai sottocenerini in inferiorità (4) in questo anno solare. Numeri che esemplificano perfettamente le difficoltà dei bianconeri in superiorità numerica: il disco fa fatica a girare e l’inserimento di Montandon davanti al portiere non ha portato i frutti sperati, con il Gottéron che anzi ne ha approfittato per segnare Il 3-0 in shorthand con Schmid. Inverosimile pensare ad un cambio di rotta repentino, Gianinazzi dovrà però inventarsi qualcosa.

Legato a Rete Uno Sport del 18.03.2024, 07h15

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