Il ricordo più bello a livello personale, in uno dei giorni più brutti per la Formula 1. È quello che ha vissuto Nicola Larini a Imola nel 1994, conquistando il suo unico podio della carriera (secondo alle spalle di Michael Schumacher) nel giorno della morte di Ayrton Senna. L’italiano, collaudatore per la Ferrari, era stato convocato per due gare per sostituire Jean Alesi, infortunato: “Il tutto è avvenuto in un contesto dove era difficile essere contento”.
L’incidente di Senna poteva essere quello con meno problematiche per l’incolumità del pilota rispetto a quelli di Barrichello e Ratzenberger
L’oggi 60enne ex pilota si ricorda che il brasiliano era molto attento alle problematiche della sicurezza: “È stato il primo a cambiare la mentalità delle giovani leve. Dimostrava professionalità e dedizione, si dava un obiettivo da raggiungere a tutti i costi. Si lamentava spesso, con gli organizzatori e la federazione, ma solo per questioni legate alla sicurezza. Poteva dire la sua perché aveva influenza ed era già affermato. Le sue lamentele sono state prese spesso in considerazione. Si impuntava anche, come ho potuto vivere nei briefing dei piloti pre-gara. Lui e Alboreto ci tenevano molto alla nostra incolumità e lottavano spesso su questo”.
F1, l'intervista a Nicola Larini (La Domenica Sportiva 05.05.2024)
RSI Sport 05.05.2024, 20:40
F1, lo studio su Ayrton Senna (La Domenica Sportiva 05.05.2024)
RSI Sport 05.05.2024, 20:22