Esattamente tre anni sono passati da quel maledetto weekend del 29-30 maggio 2021. Durante le qualifiche sul circuito del Mugello il 19enne Jason Dupasquier veniva coinvolto in un incidente e rimaneva a terra esanime. Inutili il trasporto in ospedale e i tentativi di salvarlo, il nativo di Bulle sarebbe spirato nella notte. Il rossocrociato, che alla sua seconda stagione in Moto3 stava facendo vedere belle cose (27 punti raccolti nelle prime 5 gare), venne onorato con un incredibile corteo di moto per il suo funerale, e molti piloti lo omaggiarono in vari modi. Non per ultimo, il suo team l’anno seguente posò una candela e un mazzo di fiori nei pressi della curva dove avvenne la disgrazia.
Il suo ricordo e, come il suo, quello di tutti gli altri piloti scomparsi in gara, sembra però essere stato velocemente accantonato dagli organi ufficiali. Nemmeno quest’anno per la gara toscana, che cade proprio a tre anni dal tragico evento, è stato pensato alcun omaggio, sia esso un minuto di silenzio, uno striscione o altro, fatta eccezione per un post sui social. E come per Dupasquier è stato il caso per Tomizawa, Simoncelli o Salom, tanto per menzionare alcuni dei piloti purtroppo deceduti negli ultimi anni.
La politica di Dorna (la società che gestisce il Motomondiale) sembra essere quella di non dedicare troppa attenzione al passato, con il risultato di apparire a volte fin troppo cinica. È vero che una gara di moto è di per sé anche una celebrazione della vita, ma non per questo ci si deve “dimenticare” di chi non c’è più e di chi ha dato ahimè tutto per questo sport, che da sempre consapevolmente flirta con la morte. Chissà che dall’anno prossimo, con l’annunciata acquisizione di Liberty Media, le cose non cambino. Quel che è certo è che Jason e tutti gli altri prima di lui, non verranno mai dimenticati dai colleghi, familiari, fan e addetti ai lavori che questo mondo dalle due facce contrapposte lo conoscono bene.
Moto, i funerali di Jason Dupasquier (08.06.2021)
RSI Sport 08.06.2021, 18:15