La stagione di MotoGP si è chiusa ieri, con Jorge Martin che ha potuto festeggiare il primo titolo della carriera. Ecco i tre protagonisti in positivo e i tre in negativo del 2024.
+++ Jorge Martin e Francesco Bagnaia: indipendentemente dal risultato finale si meritano entrambi questa prima posizione, poiché hanno fatto un altro sport rispetto alla concorrenza. Bagnaia ha pagato qualche zero di troppo; oltre a questo cosa gli si può rimproverare? Martin ha invece capito l’antifona dopo la caduta in Germania ed è entrato in una nuova dimensione: un po’ più calcolatore, un po’ meno ingenuo e imprudente. Meritava il posto nel team ufficiale? Chissà se a Borgo Panigale rimpiangeranno la scelta fatta.
++ Marc Marquez: i risultati ottenuti quest’anno erano tutt’altro che scontati. È vero, è salito in sella alla miglior moto dell’anno precedente, la GP23, ma è stato incredibile vederlo adattarsi in questa maniera a un nuovo mezzo dopo undici anni di Honda. Ha stravinto il confronto con le altre Ducati (esclusi i primi due) e poi un mix tra rendimento e carisma gli ha permesso di ottenere il posto al fianco di Bagnaia nel team ufficiale, un posto che dovrebbe spalancargli le porte della lotta per il titolo.
+ Pedro Acosta: la sensazione è che siamo davanti a un futuro campione del mondo. Ha commesso degli errori di gioventù, ogni tanto ha voluto strafare invece di accontentarsi, ma correre al pari di chi come Binder guida una KTM dal 2020 era qualcosa di inimmaginabile. Dal prossimo anno sarà pilota ufficiale come compagno del sudafricano e tutto indica che sarà in grado di stargli davanti in classifica.
--- Le altre marche: alle spalle di Ducati il nulla cosmico. Solo KTM e Aprilia sono riuscite a insidiare in qualche occasione la dominatrice della stagione, mentre per le giapponesi Honda e Yamaha è ancora notte fonda. Quello di quest’anno è praticamente stato un Mondiale monomarca, in cui le otto moto di Borgo Panigale hanno ottenuto 36 vittorie su 40 (tra sprint e gare) e hanno spesso monopolizzato il podio, occupandone oltre l’80% dei posti lungo l’arco di tutta la stagione.
-- Marco Bezzecchi: la scelta di non passare in Pramac e quindi di avere a disposizione una Ducati GP24 si è ritorta contro di lui. Il passaggio dalla GP22, con la quale aveva fatto faville nel 2023, alla GP23 è stato mal digerito dal pilota romagnolo, che per mancanza di feeling in frenata e inserimento curva ha raccolto meno della metà dei punti rispetto allo scorso anno. Nel 2025 in Aprilia al fianco di Martin rivedremo il Bezzecchi del 2023?
- Il punteggio delle sprint: forse non è un vero e proprio flop, soprattutto in base alle correnti di pensiero sul sistema di assegnazione dei punti, che molti criticano per l’ampia differenza tra i primi tre sul podio (12, 9, 7, poi a scalare di uno fino al nono). È tuttavia un dato di fatto che le gare dimezzate abbiano cambiato radicalmente la lotta per il titolo tra Bagnaia e Martin, con l’italiano, che si sarebbe confermato in caso di assenza delle sprint, diventato il primo ad aver vinto almeno 10 gare domenicali a non laurearsi campione. Chissà se cambierà qualcosa in futuro.
MotoGP, il servizio sul GP di Barcellona (La Domenica Sportiva 17.11.2024)
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MotoGP, l’intervista a Jorge Martin (La Domenica Sportiva 17.11.2024)
RSI Sport 17.11.2024, 18:37
MotoGP, l’intervista a Pecco Bagnaia e Marc Marquez (La Domenica Sportiva 17.11.2024)
RSI Sport 17.11.2024, 18:38
Le dichiarazioni di Marco Masetti (Radiogiornale 18.11.2024, 09h00)
RSI Sport 18.11.2024, 09:25