La valanga di forfait ai Mondiali di nuoto in vasca corta di Budapest (in programma dal 10 al 15 dicembre e in diretta streaming per le sessioni mattutine, su LA2 per quelle pomeridiane) alimenta ancor di più la voglia di poter pronunciare, per la prima volta, “Noè Ponti campione del mondo”. Non giriamoci attorno, il ticinese era pronto a prendersi questo titolo già prima delle assenze dei rivali più temibili, ma i ritiri di Léon Marchand e Kristof Milak alzano vertiginosamente le quotazioni del 23enne.
Occhio alle fatiche, sì perché Ponti si presenterà ai blocchetti di partenza con il miglior tempo in quattro gare (50-100m delfino e 100-200m misti), risulta iscritto alle batterie dei 50m stile libero (fresco di record svizzero) e dovrà trascinare la staffetta svizzera (assieme a Roman Mityukov, Louis Droupy e Antonio Djakovic) in finale nella 4x100m misti maschile.
Fatiche e poca motivazione dopo le Olimpiadi sono all’origine delle sopracitate rinunce di tanti big della scena natatoria: per dare qualche numero, i troni di Melbourne 2022 che non verranno difesi sono ben 23 (13 al femminile, 10 al maschile) e solamente quattro campioni olimpici in carica (su 20, a livello individuale) si tufferanno tra le corsie della Duna Aréna.
CdM Shanghai, il servizio su Noè Ponti (Telegiornale 02.11.2024, 20h30)
RSI Sport 02.11.2024, 17:50
CS Sursee, il servizio sulle gare di Noè Ponti (Sportsera 16.11.2025)
RSI Sport 16.11.2024, 23:08