“Grande entusiasmo, ma sento anche la pressione”

“Ohff... È stata dura stamattina, sono davvero stanca… Fammi le domande lentamente se no faccio fatica”. Mentre cerchiamo un posto per fare l’intervista, Claire Ghiringhelli ci accoglie con la solita ironia. Sarà anche stanca, assolutamente, ma è pure decisamente carica in vista del debutto ufficiale di venerdì alle Paralimpiadi. Le sensazioni della vigilia possono però aspettare ancora un po’, perché la nostra chiacchierata non può che iniziare da aspetti extra sportivi, come la cerimonia di mercoledì, un momento davvero speciale: “È stato tutto bellissimo, mi sono commossa, ho visto tantissima gente. Ho fatto solo la prima parte, perché dovevo riposare bene. Tutti quanti eravamo felici e abbiamo sentito vibrazioni positive”.

Il sorriso estasiato lascia poi spazio alla concentrazione più pura quando l’argomento diventa la competizione vera e propria, con le qualificazioni nel canottaggio. Claire sarà in gara nel mattino in una delle due batterie. Oltre alle avversarie, dovrà fare i conti anche con un po’ di pressione, dato che è ticinese, ma è altrettanto vero che vive proprio a Parigi. I Giochi per lei sono praticamente nel suo giardino e questa sembra essere un po’ un’arma a doppio taglio: “Sono molto entusiasta e concentrata per le mie prime Paralimpiadi, ma sento anche una pressione abbastanza grande dato che gioco in casa. In ogni caso, ho lavorato davvero tantissimo per arrivare fino a qua, voglio dare il massimo”.

Non sarà facile ottenere la qualificazione per l’ultimo atto, tanto meno farlo direttamente, dato che solo le vincitrici delle rispettive batterie potranno accederci subito. Le altre dovranno invece passare dai ripescaggi di sabato: due specie di semifinali nelle quali le due più veloci andranno avanti e comporranno il lotto di sei che gareggerà per le medaglie. Le favorite sono la norvegese Birgit Skarstein, campionessa in carica, l’israeliana Moran Samuel e la padrona di casa Nathalie Benoit. Avversarie di tutto rispetto, ma la ticinese non vuole partire battuta; ha preparato al meglio questo evento, grazie anche a un congedo dal lavoro preso dal mese di febbraio: “La preparazione è andata davvero bene, ho fatto un lavoro molto intenso con il mio allenatore. In agosto sono stata a Locarno per gli ultimi dettagli. Adesso sono pronta”. La grinta non le manca di certo, inoltre le acque di Vaires-sur-Marne le conosce alla perfezione, meglio di chiunque altra… e questo, almeno all’inizio, potrebbe essere un vantaggio.