Sci alpino

Cresce l’attesa per l’acuto di Odermatt anche in discesa

A Wengen scatta una scorpacciata di quattro gare in quattro giorni

  • 11 gennaio, 08:00
  • 14 gennaio, 13:21
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Il nidvaldese si lancerà per tre volte dal Lauberhorn

  • Keystone
Di: Federico Fiorito

Una sottile coltre bianca copre le strade del paese, sulle piste la neve è caduta copiosa. Alzando lo sguardo verso il cielo, al di sopra di Eiger, Mönch e Jungfrau, le previsioni danno sole pieno almeno fino a sabato e qualche nuvoletta per lo slalom di chiusura. Insomma, a Wengen tutto è pronto - e al meglio - per il rito delle Lauberhornrennen che dal 1930 si ripete quasi immutato.

È stata tolta la Supercombinata ed è stato introdotto un super G nel 2022. Ma la discesa - seppur un po’ smussata nel tempo e soprattutto dopo il tragico incidente che portò alla morte dell’austriaco Gernot Reinstadler nel 1991 - è sempre quella e lo slalom pure su piste, la Lauberhorn e la Männlichen/Jungfrau, che da quasi 100 anni vengono solcate dai più grandi campioni delle due specialità.

E proprio l’introduzione del super G pone Marco Odermatt - se ce ne fosse bisogno - tra i grandi protagonisti attesi per la scorpacciata di quattro giorni nell’Oberland bernese, lui che insegue ancora il primo successo in Coppa del Mondo nella disciplina regina e che conta, possibilmente sabato, di poter festeggiare un altro immenso traguardo tra il calore del proprio pubblico. Quattro si diceva. Sì poiché proprio qui a Wengen la FIS ha deciso di recuperare la discesa di Beaver Creek e lo si farà proprio oggi (in diretta su RSI LA2 e streaming a partire dalle 12h25) con una partenza abbassata che potrebbe andare a vantaggio proprio del campione nidvaldese. La concorrenza resta comunque agguerrita e la pressione di dover sfatare un tabù potrebbe, chissà?, giocare un brutto scherzo anche a chi, a soli 26 anni, è duplice detentore del grande globo di cristallo, campione del mondo in carica in discesa ed si è già messo al collo un oro olimpico. L’obiettivo è far tornare in alto la bandiera rossocrociata dopo il successo di Beat Feuz nel 2020.

E nello slalom? Lì per trovare uno sciatore svizzero al primo posto bisogna tornare indietro fino all’exploit nel 1987 di Joël Gaspoz (unica vittoria in carriera tra i paletti stretti) e si direbbe che l’astinenza debba proseguire anche quest’anno. Anche se il quinto posto di Marc Rochat ed in generale la buona prova di squadra ad Adelboden sono lì a far ben sperare.

D U Wengen, l’intervista doppia ad Aramis Dozio e Simon Lamberti (11.01.2024)

RSI Sci alpino 11.01.2024, 09:50

Il servizio con Marco Odermatt (Rete Uno Sport 11.01.2024, 07h15)

RSI Sci alpino 11.01.2024, 08:10

Rete Uno Sport

Rete Uno Sport 11.01.2024, 07:15

Legato a Rete Uno Sport 11.01.2024, 07h30

  • Marco Odermatt
  • Marc Rochat
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