Se gli atleti sono contenti di disputare questo tipo di gara e se la Svizzera porta a casa quattro medaglie su sei, diventa un po’ impossibile sollevare qualche dubbio sulla novità della combinata a squadre voluta dalla FIS per questa edizione di Saalbach 2025. Una gara a coppie entrata nel programma per sostituire la classica prova individuale che ormai, messa da parte anche in Coppa del Mondo, aveva ancora pochissimi estimatori tra i partecipanti. La combinata come la conoscevamo aveva il pregio di premiare un polivalente, qui invece si tratta di una gara a squadre come è il Team Event. La giusta carica agonistica l’hanno poi aggiunta molti allenatori che non hanno guardato unicamente ai risultati per formare i binomi, ma hanno lasciato spazio anche alle amicizie per creare le squadre.
In campo maschile, dopo l’argento di Lara Gut-Behrami e Wendy Holdener ieri, non era difficile prevedere altre bandiere rossocrociate sul podio visto il dominio di Marco Odermatt e compagni durante l’inverno, anche se proprio lo slalom in quest’annata ha proposto il solo Loïc Meillard costante ai massimi livelli. Assente il nidvaldese, che ha preferito rimanere a riposo in vista del gigante ma presente a tifare i connazionali, il romando si è preso la scena in compagnia di Franjo von Allmen, al secondo oro nel giro di tre giorni. Seconda medaglia anche per Alexis Monney in compagnia di Tanguy Nef e a sorpresa sul podio sono saliti pure Stefan Rogentin - risarcito così per aver dovuto passare dalle qualificazioni in discesa, ciò che lo aveva un po’ destabilizzato per il super G e la libera - e un commosso Marc Rochat, autore di una rimonta dall’ottavo al terzo posto.
Un’incredibile tripletta che ai grandi eventi, Olimpiadi o Mondiali che siano, finora era ovviamente arrivata solo in prove individuali. Per la Svizzera si tratta della terza sulle 17 totali, ottenuta dopo quelle in discesa nel 1987 a Crans-Montana con Müller/Zurbriggen/Alpiger e nel lontano 1931 a Mürren con Prager/Furrer/Steuri. Togliendo le quattro realizzate dalle tedesche prima della Seconda Guerra Mondiale, le altre nei tempi moderni sono state tutte ottenute dagli austriaci (9), con la sola eccezione dei norvegesi in combinata nel 1994 a Lillehammer. I tifosi delle Aquile, snobbata la competizione femminile e anche la manche di stamattina di discesa, si sono riversati in massa nello stadio per il decisivo slalom, in particolare speranzosi di un exploit da parte dell’idolo di casa Manuel Feller o di Marco Schwarz. Ma i due, così come Dominik Raschner, sono stati eliminati e la coppia Hemetsberger/Gstrein ha chiuso al quinto posto, e allora la maggior parte delle tribune si è svuotata mentre nell’area di arrivo impazzava la festa rossocrociata.
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Mondiali di Saalbach, la premiazione della combinata U (12.02.2025)
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Mondiali di Saalbach, l'intervista a Loïc Meillard e Franjo von Allmen (12.02.2025)
RSI Sport 12.02.2025, 14:40