Sci alpino

Zurbriggen, 30 anni or sono l'addio alle gare

Il 31 marzo 1990 annunciava il ritiro uno dei più grandi sciatori di tutti i tempi

  • 31 marzo 2020, 10:38
  • 9 giugno 2023, 23:40
Pirmin Zurbriggen

Quattro Coppe del Mondo in bacheca

  • Keystone

di Loris Prandi

Il 31 marzo 1990, trent’anni or sono, come oggi. Fa il giro della Svizzera la notizia che nessuno (tranne forse la sua Monika e qualche avversario) avrebbe voluto sentire: Pirmin Zurbriggen si ritira. A 27 anni, con una competizione celebrativa nel suo Vallese nella quale batte per l’ultima volta Alberto Tomba prima di una grande festa popolare a base di raclette e fendant, esce di scena uno dei più grandi campioni che lo sport rossocrociato abbia mai potuto vantare.

Fisico possente, sorriso all’apparenza quasi ingenuo, una fede incrollabile che lo aiutava nei momenti difficili, Pirmin incarnava la modesta semplicità e la forza dei montanari. Il suo palmarès è impressionante: quaranta vittorie e quindici trofei di Coppa del Mondo (di cui quattro generali), un oro olimpico e quattro ori mondiali. Un fenomeno polivalente, capace di imporsi dovunque, dallo slalom speciale alla discesa libera. Il trionfo sulla Streif del 12 gennaio 1985 con il menisco a pezzi e quello iridato di Bormio tre settimane dopo l’intervento, non diventeranno mai miracoli per la Chiesa (anche se si narra che Pirmin si recò poco prima a Lourdes), ma furono miracoli sportivi. Tutta la Svizzera era stata in apprensione per quel ginocchio.

Erano gli anni in cui a mezzogiorno correvamo a casa da scuola per seguire trepidanti le gesta di una Nazionale fortissima, che mieteva successi a raffica: Doris De Agostini prima in Coppa del Mondo, Michi Figini campionessa olimpica e mondiale, e poi Peter Müller, Erika Hess, Franz Heinzer, Vreni Schneider, Peter Lüscher, Maria Walliser, … Impossibile citarli tutti, ma impossibile anche dimenticare quanto ci gustavamo gli appuntamenti del fine settimana, quando alla sigla iniziale dell’Eurovisione eravamo già in "pole position" davanti al televisore, frementi per i nostri campioni. Erano gli anni Ottanta, e l’addio del grande Pirmin fu un ulteriore segnale che erano finiti.

Svizzera, il ritratto di Pirmin Zurbriggen (31.03.2020)

RSI Sci alpino 31.03.2020, 08:00

Campioni per sempre, il ritratto di Pirmin Zurbriggen (31.03.2020)

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