“Prima c’è la passione, poi la determinazione e il lavoro”

Nuovo staff, nuovo materiale, ma anche la solita, competitiva Fanny Smith. Pronti, via e la 31enne vallesana ha bagnato l’esordio stagionale con il raggiungimento di una cifra non da poco: il 70o podio assoluto nella Coppa del Mondo di skicross. “I cambiamenti mi hanno dato filo da torcere, è vero - ha confidato la punta di diamante della squadra femminile elvetica - come pure, d’altra parte, tanta motivazione. E la cosa mi piace. Prima di tutto, è la passione per questo sport ad avermi permesso di tagliare tale traguardo, poi ci sono la determinazione e il lavoro. Sì, mi considero una persona molto rigorosa”.

Da veterana della disciplina (il debutto in CdM risale addirittura al 2008), Smith si è successivamente espressa sul suo sviluppo negli anni, in un mix di sensazioni contrastanti. “Lo skicross è cambiato parecchio nell’ultimo periodo - la prima innegabile constatazione - oggi è senz’altro più mediatizzato, ed è fantastico, perché le federazioni investono molto di più. Ma c’è anche il rovescio della medaglia: più regole, più soldi e più aspettative. All’inizio era tutto meno glamour, diciamo, con salti più lunghi e grande battaglia in pista. E onestamente questo lato rusticano un po’ mi manca: in fin dei conti, il nostro rimane uno sport di adrenalina”.