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Francia nel girone dal livello più alto sulla carta

Gruppo D, anche Paesi Bassi, Austria e Polonia nella top 30 FIFA

  • 13 giugno, 09:04
francia paesi bassi

Di fronte come nelle qualificazioni

  • Keystone

La Francia è capitata nel Gruppo D, che la vede favorita ma che nasconde pure delle insidie. È infatti questo il girone con la media più alta a livello di ranking FIFA. I transalpini sono secondi, i Paesi Bassi settimi, e pure Austria (25) e Polonia (28) sono piuttosto in alto nella graduatoria, tanto che il livello medio di queste quattro squadre è superiore a quello del Gruppo B, definito il girone di ferro degli Europei.

Francia ancora una volta tra le favorite

In tre degli ultimi quattro grandi eventi i francesi sono giunti in finale, vincendo i Mondiali 2018 e chiudendo secondi a quelli del 2022 e agli Europei 2016. Già vincitori del torneo continentale nel 1984 e nel 2000, i Bleus puntano a raggiungere Germania e Spagna a quota tre successi. Da riscattare c’è la cocente sconfitta ai rigori subita negli ottavi tre anni fa di fronte alla Svizzera. I galletti negli ultimi quattro grandi tornei hanno disputato 13 partite da dentro o fuori, senza perderne una prima del 90’ e passando 10 volte il turno. La selezione transalpina guidata ancora Deschamps, che ha condotto i suoi agli ultimi sei grandi eventi, si è qualificata senza nessun problema per la Germania, staccando il biglietto già dopo 6 delle 8 giornate in un gruppo tosto, con i Paesi Bassi (che ritrova qui), Grecia e Irlanda. In più dopo Qatar 2022 la Francia ha perso solo dai tedeschi (due volte), vincendo 10 dei 14 confronti disputati. Il 55enne potrà contare su numerose opzioni, soprattutto in attacco dove tutto gira attorno alla superstar Mbappé, fresca di passaggio dal PSG al Real ma che non ha mai segnato a un Europeo (12 invece le reti ai Mondiali, e questo a soli 25 anni). Una selezione quella dei galletti che vanta un buon mix tra elementi di esperienza e giovani rampanti (6 gli under 24) per continuare a puntare a risultati di prestigio.

Austria e la capacità di compiere imprese

Dopo aver mancato i Mondiali 2022, l’Austria torna a un grande evento dopo una campagna di qualificazione positiva, dove ha battuto due volte la Svezia e perso una volta sola con il Belgio. Per le Aquile si tratta della terza partecipazione consecutiva a un Europeo, mentre il miglior risultato a un grande evento è il terzo posto ai Mondiali del 1954. Nell’ultima edizione hanno per la prima volta superato la fase a gironi, prima di arrendersi negli ottavi ai futuri campioni dell’Italia. Gli uomini di Rangnik, che dovrà fare a meno di Alaba e di altri 3-4 elementi infortunati che avrebbero potuto essere titolari, giocano per la maggior parte in Bundesliga, e praticano un pressing molto alto che ha permesso loro ogni tanto, in questi due anni, di compiere delle imprese contro i grossi calibri: chiedere a Croazia, Italia (battuta per la prima volta dopo 62 anni) e Germania per informazioni.

Paesi Bassi e le buone sensazioni in casa dei vicini

Giocare un torneo in Germania fa tornare alla mente dolci ricordi agli olandesi: ai Mondiali 1974 persero solo in finale (come pure nel 1978 e nel 2010) mentre vinsero l’unica finale europea disputata (4 le eliminazioni in semifinale, un record), quella del 1988 contro l’allora Unione Sovietica (rete di Gullit e gol iconico di Van Basten). Tra gli eroi di quest’ultima impresa c’era pure l’attuale selezionatore Koeman. Nelle qualificazioni i Paesi Bassi hanno perso solo dalla Francia (contro la quale sono andati ko in 7 delle ultime 8 sfide), vincendo gli altri sei confronti. Il sorteggio non è stato benevolo nemmeno per la fase finale, dove non sarà facile per gli Oranje accedere agli ottavi nonostante la solita qualità a livello di singoli che la piccola nazione riesce sempre (o quasi) a produrre. Tre anni fa, dopo tre vittorie su tre nel girone (tra le quali quella per 2-0 sull’Austria, di nuovo avversaria nel gruppo), l’avventura per i neerlandesi si concluse agli ottavi contro la Cechia, dopo l’espulsione di De Ligt. Per i batavi le Aquile sono un avversario gradito, vista la serie aperta di sette vittorie consecutive, ma anche con la Polonia il bilancio è positivo: l’ultima sconfitta risale a 45 anni fa, da allora 7 successi e 5 pareggi. Due dati che fanno ben sperare per andare oltre la fase a gironi.

Polonia spera nel recupero di Lewandowski

I polacchi sono al quarto grande torneo consecutivo e al quinto Europeo (tutti di fila), ma hanno raggiunto e superato gli ottavi solo una volta, nel 2016 contro la Svizzera. Anche in questa campagna di qualificazione Lewandowski e compagni hanno faticato (sono dovuti passare dai playoff), e l’assenza del bomber per infortunio almeno nella partita inaugurale rischia di costare caro. La selezione dell’Est vanta un miglior ruolino di marcia ai Mondiali, dove in 9 partecipazioni ha chiuso due volte terza (1974 e 1982). A guidare la squadra, che potrà contare sui tifosi che non dovranno fare molta strada per seguire gli incontri, c’è Probierz, il quinto allenatore dall’inizio del 2021, che avrà l’arduo compito di migliorare la media di 2 vittorie (entrambe nel 2016 e per 1-0) in 14 incontri disputati agli Europei. Nell’ultima edizione la Polonia era riuscita solo a conquistare un punto, contro la Spagna.

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