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Una volata tra giovani attaccanti dietro all’Inghilterra

Gruppo C, Danimarca, Slovenia e Serbia faranno affidamento sui loro bomber

  • 12 giugno, 11:28
  • 12 giugno, 18:17
inghilterra danimarca

Inglesi e danesi di nuovo di fronte dopo la semifinale del 2021

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Nel Gruppo C l’Inghilterra è la chiara favorita per un comodo passaggio del turno. Danimarca, Serbia e Slovenia si giocheranno l’altro biglietto diretto per gli ottavi di finale, in una sfida tra giovani attaccanti.

Inghilterra e Kane per rompere il digiuno

I Tre Leoni partono all’inseguimento di un secondo titolo nei grandi tornei dopo il Mondiale 1996. Gli inglesi sono alla loro 11a partecipazione a un Europeo, ma lontano da casa non hanno mai superato un turno ad eliminazione diretta a parte il quarto dell’ultima edizione disputato a Roma contro l’Ucraina. Come miglior risultato vantano il secondo posto di tre anni fa, dove avevano iniziato con 5 partite senza subire reti (un record). In finale avevano perso a Wembley ai rigori contro l’Italia dopo aver battuto in semifinale la Danimarca, che ritroveranno nel girone in Germania. Gli 11 metri restano dunque indigesti per l’Inghilterra, che tra il 1990 e il 2021 è andata sette volte a giocarsi il passaggio del turno dal dischetto a un grande evento, riuscendo solo in due occasioni a passare (contro la Spagna nei quarti di Euro 1996 e contro la Colombia negli ottavi dei Mondiali 2018). Per gli inglesi, andare in vantaggio non è sinonimo di successo: ai CE è capitato 23 volte ma poi sono arrivate solo 12 vittorie (7 i pareggi). Southgate, in carica da 8 anni, ha a disposizione un enorme serbatoio di giocatori in patria, tanto da pescarne solo due in altri campionati: il capitano e bomber Kane e Bellingham, che con Foden e Saka formano il temibile attacco. Di conseguenza non c’è stato nessun problema a superare le qualificazioni, battendo pure due volte l’Italia e subendo solo 4 reti. L’attaccante del Bayern, ancora a secco di titoli tra club e Nazionale, cercherà di riscattarsi dopo il rigore sbagliato in Qatar che poteva valere i supplementari nei quarti con la Francia.

Danimarca abituata alle emozioni forti

I danesi sono alla 10a fase finale di un Euro e sono al quarto grande torneo consecutivo. Tutti ricordano il loro successo del 1992 da ripescati, ma sono pure la Nazionale che ha incassato più sconfitte ai CE (17). Le rassegne continentali banali d’altronde non fanno per i nordici, che nel 2021 sono passati da tutti gli stati d’animo: dalla paura per Eriksen vittima di un arresto cardiaco, alla gioia di un buon risultato con la semifinale raggiunta. Il 32enne, con il portiere Schmeichel e il difensore Kjaer, forma ancora l’ossatura della squadra della quale fa parte un solo giocatore attivo in patria (Jensen), che si basa però anche sulla freschezza di Hojlund (7 reti nelle qualificazioni) in attacco e di Hjulmand a centrocampo. Il selezionatore Hjulmand ha guidato la sua formazione a una qualificazione tranquilla a braccetto con la Slovenia (un pareggio in trasferta e una vittoria in casa), che ritroveranno in questo Gruppo C. In totale contro gli sloveni vantano 5 vittorie e un pareggio, mentre con i serbi un en-plein (tre su tre). Se contro queste due squadre vorranno confermarsi, dovranno cercare la rivincita con l’Inghilterra, che tre anni fa fermò la loro corsa al penultimo atto (2-1 ai supplementari).

Slovenia alla ricerca della prima vittoria

Per la seconda volta dopo il 2000, gli sloveni si sono qualificati per la fase finale. A un grande appuntamento mancavano dai Mondiali 2010 (presenti anche nel 2002), quando vennero eliminati dopo la sconfitta con gli inglesi in chiusura di girone. Kek, sulla panchina dal 2018 dopo una prima esperienza tra il 2007 e il 2011, fa affidamento soprattutto su un assetto difensivo rodato che ha nel portiere Oblak (Atletico Madrid) il suo pilastro. Solo 9 le reti incassate in 10 partite durante le qualificazioni, per una squadra andata in gol in 9 delle 10 sfide. Dell’attacco fanno parte anche il bianconero Celar e l’ex renano Sporar, che però inizialmente dovrebbero essere solo riserve del giovane talento Sesko. L’obiettivo è quello di vincere la prima partita a un Europeo, anche se non sarà facile: contro le 3 avversarie del girone, gli sloveni hanno vinto solo una volta in 17 incontri disputati (contro la Serbia). Gli sloveni però arrivano in salute, visto che non hanno mai perso nelle 5 partite disputate in questo 2024 dove hanno battuto anche il Portogallo.

Serbia tutta d’attacco

Dal 2006, quando per la prima volta la Serbia si è presentata con questo nome, questa è la prima partecipazione agli Europei. Nell’ultima partecipazione nel 2000 la selezione portava ancora il nome di Jugoslavia, con giocatori solo serbi o montenegrini, e venne eliminata ai quarti per 6-1 dai Paesi Bassi. In precedenza gli jugoslavi avevano raggiunto le semifinali ai Mondiali 1930 e 1962, così come la finale europea nel 1960 e 1968. Gli eredi invece non hanno mai superato i gironi nei tre grandi tornei disputati, tutti ai Campionati del Mondo (2010, 2018 e 2022). Nelle ultime due edizioni a rispedire a casa i serbi sono stati Svizzera e Brasile. Per questi CE la Serbia si è qualificata senza problemi, nonostante le due sconfitte con l’Ungheria. La selezione di Stojkovic ha il suo punto di forza in attacco, con Mitrovic (Al-Hilal) e Vlahovic (Juventus), mentre è più ballerina in difesa, dove l’ex basilese Pavlovic è chiamato a reggere la baracca. Con il 59enne alla guida la Nazionale ha disputato 39 incontri, vincendone 22 e pareggiando 7 volte.

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