Il mestiere del magnano, molto popolare a cavallo tra Ottocento e Novecento, era diffuso soprattutto in Val Colla e in Val Cavargna, regione quest’ultima in cui sopravvivono gli ultimi rappresentati. Come spesso avveniva fra gli esponenti di mestieri settoriali come questo, i magnani crearono un loro gergo – in Val Colla denominato “rügin” – allo scopo di comunicare tra loro senza farsi comprendere dalle altre persone. Con il rame progressivamente caduto in disuso nel secondo dopoguerra e confinato a semplice ornamento, anche questo antico mestiere, e con esso la sua lingua segreta, è andato via via scomparendo. Gli intervistati sono, nell’ordine: Celestino Butti di Vegna, Aldo Petralli, Mario Moresi, Evaristo Mazza di Curtina, Francesco Canonica di Corticiasca, Dino Fontana di Cavargna, Rosanna Zeli (filologa) e Attilio Campana di Curtina. “El so oden al verbava in sedes” da “Segni”, 01.12.1982. Di Raffaele Lorenzetti e Fabio Bonetti.
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Gli ultimi magnani
Segni, 1. dicembre 1982