Non serve essere dei grandi amanti del cioccolato per essersi accorti che i suoi prezzi sono aumentati considerevolmente in quest’ultimo periodo, è stato infatti l’anno con i prezzi più alti di sempre: dall’inizio del 2024 l’aumento è del 75.25%, con un picco di oltre 12’000 dollari per tonnellata di cacao ad aprile. Il prezzo per tonnellata degli ultimi decenni si aggirava invece tra i 2000 e i 2800 dollari.
Questo picco nei prezzi è il risultato di uno scarso raccolto di cacao nei paesi esportatori, ma è anche la naturale conseguenza di una tendenza già in atto da più anni nel settore.
Evoluzione prezzo del cacao negli ultimi cinque anni.
A gennaio dovremo aumentare i nostri prezzi. In media l’incremento sarà forse del 7-8%. Un aumento inferiore all’incremento del prezzo del cacao.
Patrik König, Fondatore di Max Chocolatier
Tra le cause immediate, gli eventi climatici estremi
Nei due principali stati produttori di cacao (Ghana e la Costa d’Avorio, che producono circa la metà di tutto il cacao consumato al mondo) il raccolto è stato influenzato da una combinazione di temperature più alte della norma, piogge violente e periodi di siccità che hanno devastato le piantagioni.
Alcune ricerche hanno predetto che il cambiamento climatico ridurrà le aree di coltivazione adatte al cacao della Costa d’Avorio di oltre il 50% entro il 2050.
Impennata del prezzo del cacao, Passa la palla
Millevoci 28.03.2024, 09:30
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Tra le cause profonde, gli scarsi investimenti
Sarebbe riduttivo collegare questo aumento di prezzi soltanto agli eventi climatici estremi di quest’anno. Il settore è sensibile a fluttuazioni di prezzo anche a causa di mancati investimenti, che portano a una cattiva gestione delle piantagioni e la diffusione di malattie.
Le coltivazioni di cacao non sono mai state particolarmente soggette all’industrializzazione a causa della naturale delicatezza del raccolto: i frutti devono essere rimossi a mano dalla pianta per non rovinarla e quindi diventa difficile automatizzare il processo.
Gli scarsi investimenti si traducono in coltivazioni vecchie di 25 anni (le piante più giovani dell’Africa occidentale risalgono agli inizi degli anni Duemila) la cui produttività è limitata e la vulnerabilità alle malattie e al maltempo più marcata. Nel 2023 le piante sono state soggette al “virus dei germogli ingrossati” e alla “malattia del baccello nero”.
Quindi, la poca attrattività del settore ha reso più vulnerabili le piantagioni. Essendo poco efficienti e vecchie, queste sono state esposte a malattie e rese meno resilienti ai cambiamenti climatici estremi, che hanno toccato i paesi esportatori di cacao, in cui si concentra la maggior parte della produzione mondiale.
Inoltre, questo settore è poco equo e sostenibile, con i prezzi del cacao che per decenni sono rimasti molto bassi. I governi dei principali paesi produttori controllano la produzione e sfruttano i contadini pagandoli poco e i paesi occidentali e le multinazionali hanno da sempre comprato la materia prima a basso prezzo. Il settore è rimasto poco attrattivo, rendendo difficile sia un reale sviluppo del settore sia l’eliminazione dello sfruttamento.
In Ghana si parla di Galamsey per descrivere l’estrazione illegale di oro. È più redditizia rispetto a quella di cacao e ha contribuito alla perdita di circa 19’000 ettari di piantagioni di cacao dal 2019 al 2020.
L’incertezza sulla disponibilità e il costo della materia prima ci costringono a rivedere costantemente le nostre strategie di prezzo e approvvigionamento. Dovremo aumentare i prezzi al dettaglio fino al 20%.
Alessandra Alberti, direttrice Chocolat Stella di Giubiasco (aprile 2024)
Soluzioni innovative: il cioccolato di avena e semi di girasole
In mezzo a questa crisi c’è chi si è già ingegnato e sta trovando delle soluzioni per ridurre il quantitativo di cacao. La start-up tedesca Choviva produce cioccolato dall’avena e dai semi di girasole, utilizzando la fermentazione e la tostatura come strumenti per sviluppare il sapore tipico del cioccolato. Anche l’italiana Foreverland ottiene risultati simili con la carruba.
Fonti:
ilpost.it
swissinfo.ch (Cioccolato Camille Bloch, aumento prezzi 10%)
swissinfo.ch (How much more are you willing to pay for Swiss chocolate?)
swissinfo.ch (Lindt & Sprüngli, con prezzi più alti salgono vendite e guadagni)
swissinfo.ch (Why the cost of chocolate will keep rising)
swissinfo.ch (The chocolate of the future will have less cocoa or none at all)
reuters.com
kakaoplattform.ch