Territorio e tradizioni

Non solo cioccolato

Le invenzioni nel mondo del cibo che arrivano da una mente elvetica

  • 1 agosto, 08:00
La caramella basilese

La caramella basilese

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Di: Patrizia Rennis

Le creazioni innovative nel mondo del cibo ideate in Svizzera non si fermano al semplice cioccolato al latte, scopriamone alcune di cui ancora oggi non possiamo che essere fieri.

Il caffè solubile... che sa di caffè

Corre l’anno 1926, a causa di un crollo di Wall Street, il Brasile deve gestire un’eccedenza di chicchi di caffè. Per risollevare le sorti del settore l’istituto brasiliano del caffè chiede all’azienda svizzera Nestlé di usare le eccedenze per creare un caffè solubile. All’epoca esistono già in commercio delle bevande istantanee con caffeina, a cui però manca il caratteristico sapore e aroma di caffè.

Per anni la Nestlé lavora sui chicchi per ottenere una polvere solubile in acqua che riesca a conservare il tipico gusto di caffè, ma non riesce a trovare la formula giusta e abbandona il progetto. Un chimico dell’azienda, Max Morgenthaler, non si dà per vinto e continua a fare esperimenti nella cucina di casa sua, fino a quando calibrando l’uso di carboidrati - che preservavano il sapore - trova la formula vincente, Morgenthaler presenta alla Nestlé la sua trovata e qualche anno dopo l’azienda lancia il Nescafé. Due anni dopo il lancio, il caffé solubile ideato da Morgenthaler era già presente in trenta nazioni del mondo. 

Invenzioni svizzere

RSI Food 25.01.2019, 22:30

Anche l’invenzione del primo sistema di caffè in capsule si deve alle ricerche di un ingegnere svizzero Éric Favre

Le caramelle alle erbe svizzere

Oggi sono diffuse in tutto il mondo, ma le prime ricette di caramelle alle erbe di successo si devono a delle menti rossocrociate, la più antica è l’Herbalpina: una caramella prodotta dall’azienda bernese Wander dal 1897. Un’importante svolta nel settore viene data dal mastro panettiere svizzero Emil Richterich. Richterich è un amante della natura ed è affascinato dalle erbe presenti in Svizzera di cui studia le proprietà terapeutiche. Nel 1930 lo svizzero fonda la Richterich & Co a Laufen, vicino a Basilea, un laboratorio in cui crea le sue prime caramelle a base erbe, diverse contro la tosse. Dieci anni dopo Richterich mette a punto la ricetta di una caramella a base di 13 erbe alpine svizzere (marrubio, pimpinella, veronica, altea, alchemilla, fiori di sambuco, malva, menta, salvia, millefoglie, primula, piantaggine e timo), una formula che sarebbe rimasta immutata nel tempo e avrebbe segnato la storia aziendale.

Il brusco rafforzamento del franco ha pesato sui conti
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Siccome a Laufen esistono due fabbricanti di dolci di nome Richterich, nel 1948 Emil Richterich cambia il nome alla sua azienda in Ricola dalle iniziali di Richterich & Co. 

La Ricola è una delle prime aziende in Svizzera a esportare le sue caramelle, registrando un successo crescente .Negli anni ‘80 i campi nella valle vicino a Laufen non bastano più per produrre quantità sufficienti di caramelle alle erbe. Ricola decide di quindi di avviare una collaborazione con gli agricoltori svizzeri promuovendo e dando il via alla coltivazione sistematica di erbe aromatiche sul territorio nazionale, in particolare nelle regioni montane. Le caramelle alle erbe diventano uno dei prodotti simbolo elvetici riconosciuti nel mondo.

Millevoci Top Suisse alla Ricola

Millevoci 21.07.2022, 11:05

Zollette di zucchero

Anche se oggi non vengono più usate abitualmente, l’invenzione delle zollette di zucchero da parte di un farmacista svizzero, ha segnato alcuni importanti avvenimenti storici. Fino a metà ‘800 le persone per dolcificare si servono del pan di zucchero: un cono di zucchero raffinato da grattugiare con degli utensili appuntiti. L’operazione crea spesso infortuni, come succede alla moglie dello svizzero Jacob Christoph Rad che si ferisce una mano. L’incidente ispira Rad, che a quel tempo dirige una raffineria di zucchero in Repubblica Ceca, e lo svizzero idea degli stampini di forma quadrata nei quali colare lo zucchero per farlo essiccare creando quindi delle zollette. Nel 1843 brevetta la sua invenzione e ottiene il permesso dalla corte di Vienna di lanciare The zucchero una scatola contenente 250 cubetti di zucchero, il prodotto all’epoca non riscuote successo e Rad muore prima che la sua creazione diventi popolare. L’invenzione di Rad, infatti, viene riscoperta nel 1875 dal magnate dello zucchero Henry Tate, che usando lo stampo dello svizzero e riesce a fare diventare e zollette di zucchero un bene di consumo pubblico. Grazie ai guadagni milionari l’imprenditore fonda la Tate Gallery e diventa un famoso filantropo.

Le zollette di zucchero segnano un importantissimo evento storico quando vengono usate da Albert Sabin per somministrare il suo nuovo vaccino contro la poliomielite, salvando la vita a milioni di bambini.

La bevanda salutare al malto e cacao

All’origine della bevanda al malto e cacao più famosa del nostro Paese c’è la collaborazione di un padre e un figlio entrambi chimici farmacisi. Tutto inizia nel 1865 quando il Georg Wander, originario dell’Assia renana, acquista una fabbrica di acqua minerale a Berna e inizia a produrre bevande e prodotti farmaceutici. Alla ricerca di qualcosa che possa combattere la malnutrizione, problema molto diffuso all’epoca, Wander concentra le sue attenzioni sull’estratto di malto, noto per le sue proprietà terapeutiche. Quando Georg Wander muore nel 1897, il figlio Albert continua a sviluppare il lavoro di ricerca sull’estratto di malto e ne affina il gusto e lo arricchisce con altre fonti energetiche naturali come uovo, latte e cacao, nel 1904 crea l’Ovomaltine. Il prodotto all’inizio viene venduto a scopi medici e per il suo costo rimane a lungo riservato alle classi medio-alte. Con il tempo il mercato della bevanda al malto e cacao si espande, oltre ad essere promossa per gli atleti viene proposta come salutare per tutta la famiglia, diventando sempre più popolare anche al di fuori nella Svizzera.

Negli anni ‘30 Wander sviluppa per conto del Governo Federale un’Ovomaltina militare da sciogliere in acqua o latte o, in caso di emergenza, da mangiare asciutta. Il prodotto entra nella razione di emergenza dell’esercito.

Ovomaltine

I servizi 17.02.2012, 08:58

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