Lo troviamo sugli scaffali dei negozi sottoforma di cioccolato o come decorazione, la tradizione vuole sia proprio lui a nascondere le uova colorate per la gioia dei bambini: il coniglio pasquale è una delle figure più emblematiche della Pasqua alle nostre latitudini. Una domanda, però, potrebbe sorgere spontanea: “Perché un coniglio distribuisce delle uova?”. Scopriamo la storia di questo simpatico personaggio.
Il coniglio e l’arrivo della primavera
Il periodo pasquale non è importante solo per le celebrazioni di tradizione cristiana, ma anche perché segna il ritorno della primavera e la rinascita della natura, una fase che per gli esseri umani è sempre stata cruciale. Per rappresentare questo momento, nell’antica cultura europea viene scelta la lepre, il perfetto emblema del risveglio della natura e della fertilità. Le lepri, infatti, sono animali molto prolifici e legati alla terra.
La lepre viene riprodotta in opere d’arte e di architettura antiche come simbolo di vita e rinascita.
La connessione fra il coniglio e il periodo primaverile è presto spiegata, ma perché questo coniglio distribuisce delle uova? La figura del coniglio pasquale arriva da nord, nella cultura tedesca, infatti, è presente in diverse antiche leggende.
Una di queste racconta che la dea della primavera Ostara - dal tedesco Ostern (Pasqua) - per far divertire dei bambini, trasforma un uccellino in coniglio. La trasformazione non piace al coniglio che chiede di tornare uccellino. Nel frattempo, è arrivato l’inverno e per la dea è impossibile annullare l’incantesimo. Con il ritorno della primavera Ostara riacquisisce le forze e ridà all’uccellino la sua forma originale. Lui per la gioia depone delle uova colorate in regalo per lei e i bambini.
Un’altra leggenda germanica del 1682, tratta dal libro “De ovis paschalibus” (A proposito delle uova pasquali), racconta di una lepre che distribuisce uova ai bambini buoni. Al tempo, in molte chiese tedesche, a Pasqua, era usanza portare un coniglio come messaggero per i bambini.

Uova e conigli, storia dei simboli pasquali
RSI Archivi 01.04.2018, 13:44
C’era una volta un cuculo
Prima dell’arrivo del coniglio in Svizzera ci sono altre “figure” che portano doni per Pasqua. Nella Svizzera centrale fino all’Ottocento è il cuculo a portare le uova. Nel Giura cattolico, invece, sono le campane. Si raccontava che, durante il silenzio del Quaresima, le campane facessero un viaggio simbolico verso Roma, per poi tornare ricolme di doni. Una volta distribuiti, potevano di nuovo suonare.
La prima testimonianza del coniglio di Pasqua in Svizzera, risale al 1789 e si trova su un libro di canti pasquali zurighese. Nell’illustrazione del libro si vedono dei bambini cercare delle uova e un leprotto veglia su di loro. Nella Svizzera italiana il coniglio arriva molto più tardi, intorno al 1920 e viene portato come usanza dalla Svizzera tedesca.
A partire dal Settecento con lo sviluppo della famiglia borghese, la Pasqua assume una nuova connotazione, che supera e, in parte, sostituisce i contenuti strettamente religiosi. Per le feste in famiglia, compaiono nuove figure che portano le uova.
Misha Gallati, etnologo dell’Università di Zurigo
E le uova?
Se il coniglio pasquale arriva in Svizzera in tempi relativamente recenti, la tradizione delle uova per Pasqua, invece, è molto antica. Per la tradizione cristiana al termine del digiuno quaresimale c’è una grande disponibilità di uova. E anche nel nostro territorio è diffusa l’usanza di preparare varie ricette a base di uova e di regalarsele tra famiglie.
Come dono il giorno di Pasqua o il lunedì di Pasqua ci si regalavano uova da una famiglia all’altra. Un’abitudine che da noi era presente già nel 1480.
Ottavio Lurati, Linguista
L’uovo sin dall’antichità ha sempre avuto un forte valore simbolico, rappresentando in maniera essenziale la vita. Popoli antichi come Persiani, Egizi, Greci, Cinesi usavano regalarsi delle uova in primavera – a volte anche decorandole – per celebrare la rinascita della natura.
In Svizzera si diffonde anche l’usanza di bollire le uova e colorarle in svariati modi, con colori alimentari specifici o con prodotti vegetali, coinvolgendo anche i bambini in questa attività.
Pasqua, la tradizione delle uova colorate
Telegiornale 18.04.2019, 14:30
Uova e conigli di cioccolato
Grazie al miglioramento delle tecniche di lavorazione del cioccolato del Novecento vengono creati i primi conigli e le prime uova di cioccolato.
Nel 1823 Francois Luis Cailler rende il cioccolato più lavorabile e Daniel Peter riesce a combinare il cioccolato con il latte. L’olandese Coenrad Van Houte nel 1825 inventa la tecnica del Dutching: un procedimento in grado di separare i grassi dal cacao.
La produzione industriale e il marketing di questi prodotti dolciari consolidano il successo del coniglietto pasquale con gli ovetti, che diventa una vera e propria icona.
Tradizioni pasquali
Tra le righe 16.04.2025, 14:00
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