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Riuscireste ad affrontare un’emergenza con quello che avete in casa?

Ogni famiglia svizzera dovrebbe tenere delle provviste per qualche giorno, ma cosa serve avere?

  • 9 aprile, 11:30
Dispensa, scorte
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Di: Patrizia Rennis 

Molti potrebbero pensare che mantenere una scorta d’emergenza sia una precauzione eccessiva, ma visti gli eventi meteorologici estremi, la pandemia, i conflitti e le tensioni geopolitiche recenti, il tema è tornato in auge. Come è organizzata la Svizzera?

Scorte d’emergenza, saggia previdenza

Per poter superare periodi di crisi e situazioni di penuria, il nostro Paese dispone di scorte obbligatorie. Grandi importatori e distributori, infatti, sono obbligati dallo Stato a mantenere una serie di beni vitali in modo da garantire il fabbisogno della popolazione per un periodo che può variare da 3 a 4 mesi. Anche i singoli cittadini possono contribuire a questo sistema di approvvigionamento di sicurezza. Ad ogni famiglia, infatti, è consigliato tenere in casa delle scorte che permettano di sopravvivere autonomamente per qualche giorno nell’eventualità di un’emergenza, dando così allo Stato il tempo per intervenire.

Correva l’anno 1983 quando la campagna d’informazione nazionale recitava “Scorte d’emergenza/Saggia previdenza.” 

Le scorte d’emergenza non sono una novità, fino all’inizio degli anni Novanta, ogni due anni l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico (UFAE) lanciava una campagna nazionale informativa sulla necessità di costituirle e tutta la popolazione seguiva queste raccomandazioni. Con il trascorrere degli anni, però, l’attenzione sul tema è scesa. L’8 ottobre 2024 l’UFAE, in collaborazione con i commercianti al dettaglio, ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione Scorte d’emergenza - per ogni evenienza”. Secondo le autorità, infatti «Le scorte d’emergenza rappresentano una misura semplice e molto efficace in caso di crisi e garantiscono un’indipendenza di approvvigionamento di alcuni giorni.» Le scorte non sono pensate per affrontare una crisi prolungata, ma per colmare una carenza momentanea.

Questa campagna è un aggiornamento, che riporta le indicazioni più utili all’attenzione delle persone .

Ryan Pedevilla, Capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione del Dipartimento delle Istituzioni

Cosa deve contenere la scorta d’emergenza

Sul sito web dell’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico viene spiegato a cosa servono le scorte di emergenza e come si possono preparare. Secondo i suggerimenti dell’UFAE ogni nucleo famigliare dovrebbe tenere in dispensa o in cantina le provviste che fanno parte della propria dieta quotidiana. Ci dovrebbero essere alimenti pronti al consumo che non necessitano cottura, come latte a lunga conservazione, frutta secca, fette biscottate, … in modo da potersi nutrire anche nel caso in cui acqua e corrente vengano a mancare. Nella scorta sono indispensabili dei cibi a lunga conservazione come pasta, riso, legumi e cibi in scatola e condimenti come olio, sale e zucchero. Tutti questi alimenti, se combinati, possono coprire il fabbisogno di carboidrati, proteine, vitamine e grassi.

Secondo l’UFAE, generalmente bisognerebe avere i seguenti articoli in casa:

9 litri di acqua per persona: una quantità sufficiente per bere e per cucinare.
Cibo non deperibile: pasta, riso, legumi, cibi in scatola, alimenti pronti come zuppe e piatti pronti.
Alimenti per il consumo immediato: fette biscottate, frutta secca, latte a lunga conservazione, puree di frutta, cioccolato, formaggi a pasta dura e salumi.
Condimenti e zuccheri: olio, sale, zucchero, fondamentali per la conservazione degli alimenti e per il loro utilizzo quotidiano.
Prodotti di prima necessità: carta igienica, sapone, disinfettante, batterie, candele e fiammiferi o accendini.
Altri articoli utili: una piccola somma di denaro, mascherine, una torcia, una radio a batteria, un apriscatole.

Per essere conservati al meglio, i cibi vanno tenuti in luoghi asciutti, freschi e bui, disponendo le confezioni con le date di scadenza più vicine prima delle. Anche se sono costituite da alimenti a lunga conservazione, è importante che le date di scadenza vengano controllate e che gli alimenti siano consumati e sostituiti regolarmente

A volte sottostimiamo il rischio. Un esempio è la catastrofe naturale successa recentemente in Valle Maggia. Ci siamo ritrovati a gestire le prime ore di crisi trasportando acqua perché la gente non aveva nessuna scorta. Spesso si dà l’acqua per scontata perché ne abbiamo abbondanza di potabile da sorgenti e fontane.

Ryan Pedevilla , Capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione del Dipartimento delle Istituzioni

Per rendere la preparazione più semplice, l’UFAE sul suo sito propone anche un calcolatore online. Una volta inseriti i propri dati: numero di persone nel nucleo famigliare, età e abitudini alimentari, crea una lista personalizzata dei beni necessari. È possibile anche specificare se si è neogenitori o proprietari di animali domestici, se si segue un’alimentazione vegetariana o se si hanno intolleranze alimentari.

04:28

Il calcolatore di scorte di emergenza 

Setteventi 09.10.2024, 07:20

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  • Daniele Rauseo e Paolo Riva
Avere delle proprie scorte non è un obbligo, ma è molto importante perché in situazioni di crisi aiuta i soccorsi.

Ryan Pedevilla , Capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione del Dipartimento delle Istituzioni

Quanto siamo propensi a fare scorte?

Da quando è finita la Guerra Fredda, il cittadino medio svizzero ha perso l’abitudine di tenere in casa una riserva di generi alimentari e beni di uso comune. Anche se, degli studi condotti dall’istituto Agroscope nel 2018 e durante il Covid-19 hanno evidenziato che le persone sono diventate più sensibili al tema delle scorte dopo la pandemia, avendo sperimentato la difficoltà di approvvigionarsi di beni essenziali a causa delle restrizioni e dei disagi logistici. In generale, è la popolazione più anziana quella che tende a fare provviste di emergenza. C’è una maggiore predisposizione a fare scorte anche nelle persone che vivono in zone discoste, rispetto a chi vive nelle aree urbane. Si nota anche che nella Svizzera italiana e quella romanda ci sono più persone attente a questo tema rispetto alla Svizzera tedesca.

41:59

In caso di crisi e di catastrofi naturali avete in casa le scorte raccomandate?

Controcorrente 14.10.2024, 11:45

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  • Antonio Bolzani

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