A cosa dobbiamo la strapotenza del populismo?
Gestione, produzione controllata e amministrazione della paura caratterizzano la tattica dei populismi. Ridurre il populismo ad un fenomeno di psicopatologia delle masse è però riduttivo e pericoloso, spiega il filosofo Rocco Ronchi.
Le ragioni profonde della sua potenza reale vengono così ignorate, compromettendo anche la possibilità di elaborare una strategia efficace di resistenza. Il populismo ha invece uno statuto schiettamente metafisico. La sua radice è una precisa concezione della libertà che ha segnato la modernità fin dalla sua fondazione cartesiana. Ne parliamo con Rocco Ronchi, docente di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi dell’Aquila che al tema delle politiche e tecniche della paura della paura e dei populismi ha dedicato molta attenzione e una conferenza su "Libertà e paura: la metafisica del populismo" nell’ambito del ciclo Eranos-Jung Lectures 2019. La riflessione si sposta poi su come le nuove tecnologie della contemporaneità, portatrici di un’informazione piu superficiale e semplificata, che individua nell’altro, nel diverso, il nemico, influiscano sulla diffusione della paura stessa.
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