Le mura di Dubrovnik
Geronimo

Ragusa e la storia della quarantena

di Roberto Antonini

  • 16.03.2020
  • 20 min
  • Wikipedia
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A quando risale l’idea di isolare una parte della popolazione per evitare il contagio? Gli storici sono ormai certi: dobbiamo risalire al periodo che seguì la devastante peste bubbonica del 1347-1348 che uccise un terzo dell’intera popolazione europea. Le prime tracce di quella che oggi chiamiamo quarantena le troviamo a Ragusa, in Dalmazia (oggi Dubrovnik). Ragusa città marinara, centrale nel mondo mediterraneo di quell’epoca, Il 27 luglio del 1377, per far fronte a una nuova ondata della malattia infettiva, i malati vennero confinati lontano dalla città per un mese. Il periodo che fu battezzato “trentino” diventò più tardi “quarantena” a Venezia. Perché quaranta? Secondo quanto ci racconta Federico Fioravanti, giornalista, storico e ideatore del “Festival del Medioevo” di Gubbio (che quest’anno in settembre avrà quale tema proprio il Mediterraneo), quaranta sono i giorni che il fondatore della medicina scientifica Ippocrate aveva immaginato come un lasso di tempo giusto per ritrovare la salute dopo la malattia. Ma quaranta è un numero che ha soprattutto una valenza importante nella tradizione biblica: i 40 anni del popolo ebraico nel deserto prima di giungere alla terra promessa, i 40 giorni di Noè prima di uscire dall’arca dopo il diluvio universale (40 giorni e 40 notti), la Quaresima (40 giorni per preparare la Pasqua). Un “Geronimo” storia che vuole contribuire con un tuffo nel passato alla conoscenza di un tema di strettissima attualità.

L'articolo di Federico Fioravanti è disponibile sul sito del Festival del Medioevo di Gubbio.

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Naphy, William G. La peste in Europa. Il Mulino, 2006

Abulafia, David. Il grande mare : storia del Mediterraneo. Mondadori, 2016

Frankopan, Peter. Le vie della seta : una nuova storia del mondo. Mondadori, 2019

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