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Silvio Orlando: ogni anno punto e a capo

di Michela Daghini

Silvio Orlando stringe la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia (Reuters)

Silvio Orlando: ogni anno punto e a capo

È uno dei volti più amati e significativi del cinema italiano contemporaneo. Nelle 43 pellicole in cui ha lavorato, quasi sempre nel ruolo di protagonista,
Silvio Orlando ha collaborato con i nomi più famosi, da
Gabriele Salvatores a
Nanni Moretti, a
Citti, a
Mazzacurati passando da molti altri, fino a
Pupi Avati, con il quale nel 2008 ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per il film
Il papà di Giovanna. Accanto al grande schermo mantiene da sempre la passione per il teatro, da cui proviene, e grazie al quale continua a ottenere successi e riconoscimenti. Ha interpretato e diretto, per diverse stagioni, due opere teatrali di
Peppino De Filippo: D
on Rafele 'o trumbone, e
Cupido scherza e spazza. Di
Eduardo De Filippo invece ha interpretato, per la regia di
Armando Pugliese, prima i 5 atti unici
Eduardo al Kursaal, e poi
Questi fantasmi! Nel ruolo di produttore, oltre che di attore e regista, ha portato in scena assieme ad
Amerigo Fontani e
Maria Laura Rondanini la fortunata commedia
Il nipote di Rameau, testo satirico di
Denis Diderot sull’immoralità che racconta la parabola di un cortigiano fallito. Nei mesi scorsi è stato ospite all’Università della Svizzera italiana con
Orlando in Purgatorio, una lettura scenica della cantica dantesca proposta assieme all’italianista
Carlo Ossola. Lo abbiamo incontrato a Milano, durante le repliche del suo
Rameau in scena per tre settimane al
Teatro Elfo Puccini, per parlare del suo percorso artistico dagli esordi a oggi, del teatro e della lezione di Eduardo de Filippo, del sodalizio con il regista Nanni Moretti, del cinema italiano, delle ansie e insicurezze del mestiere dell’attore, e di quel dolore universale che accomuna gli artisti di tutti i tempi.

25:05

Silvio Orlando, attore malinconico

Laser 08.05.2013, 02:00

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