E' morto a Roma l'attore Paolo Villaggio. Aveva 84 anni. Da alcuni giorni era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. Genovese, l'attore ha portato sul grande schermo i vizi e le virtù della società italiana contemporanea. Villaggio (guarda il VIDEO in allegato con spezzoni di film, interviste e premi alla carriera realizzato da Paride Dedini) è stato pure scrittore, sceneggiatore e doppiatore, ma resterà per sempre nell'immaginario collettivo per svariati suoi personaggi, come il professor Kranz, Giandomenico Fracchia ("la belva umana") e, ovviamente, il ragionier Ugo Fantozzi, protagonista di una serie di film culto, entrati nella storia del cinema italiano e della lingua italiana anche per le volutamente insolubili difficoltà gestionali dei tempi verbali da parte dei vari protagonisti della saga cinematografica, senza dimenticare "la nuvoletta dell'impiegato", "la lingua felpata" e l'umiliante "come è umano lei".
L'attore italiano premiato al Festival del Cinema di Locarno nell'agosto 2000
Nei tanti lungometraggi su Fantozzi, sono storiche le scene sulla "Corrazzata Kotiomkin", momento cardine del "Secondo tragico Fantozzi" diretto da Luciano Salce nel '76, o i rapporti sofferti con il suo "grande amore", la signorina Silvani, senza dimenticare la assoluta sudditanza psicologica nei confronti dei superiori, come con la contessa Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare o il Megadirettore Galattico (al secolo Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam) o la "fiducia forzata" nel collega d'ufficio e sventure geometra Filini, dal devastante approccio conflittuale con i tempi verbali e il congiuntivo in particolare. Filini sarà protagonista di un altro "momento" mitico, quando in “Fantozzi va in pensione” il geometra dagli occhiali spessi due dita organizza allucinanti gite per pensionati nel tentativo di dimenticare l’emarginazione legata alla terza età. La servile moglie Pina e la disumanamente inguardabile figlia Mariangela sono altre due colonne portanti del "mito fantozziano".
Descrivendo il mantra del suo personaggio più famoso, l'attore ligure dirà che "Fantozzi è il prototipo del tapino, la quintessenza della nullità".
Protagonista pure in televisione, soprattutto con il vulcanico Kranz negli anni Sessanta e Settanta, Villaggio era un talento completo, in grado di recitare non solo in ruoli comici, ma pure drammatici in film diretti da registi di primo piano come Marco Ferreri, Federico Fellini, Ermanno Olmi. Nel 2000 gli fu assegnato il Pardo d'Onore alla Carriera al Festival del Cinema di Locarno, mentre otto anni prima gli fu attribuito il Leone d'Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Villaggio, concittadino e grande amico di Fabrizio De André, scrisse pure il testo di "Il fannullone" e di "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers".
Dagli archivi: 7a edizione del Film Festival Ragazzi 1994 di Bellinzona Retrospettiva Paolo Villaggio
RSI Info 03.07.2017, 08:41
E' morto Paolo Villaggio
Telegiornale 03.07.2017, 20:00
ANSA/AlesS/EnCa
Villaggio e la Svizzera
Telegiornale 03.07.2017, 20:00
Morto Paolo Villaggio
Telegiornale 03.07.2017, 12:30
Omaggio a Paolo Villaggio
Il Quotidiano 03.07.2017, 19:31
Dalla radio
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RG 8.00 del 3.7.2017 La diretta di Giuseppe Limoncello
RSI Info 03.07.2017, 08:16
RG 12.30 del 03.07.17: il ricordo di Marco Zucchi
RSI Info 03.07.2017, 13:19
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