Depositata nel marzo del 2014 e accompagnata da 115'942 firme, l'iniziativa della Gioventù socialista "Contro la speculazione sulle derrate alimentari" chiede che la Svizzera proibisca a banche e altri gestori di capitali con sede nella Confederazione ogni investimento diretto o indiretto in strumenti finanziari legati a materie prime agricole e alimenti, come cotone, riso, soia e frumento.
L'essenziale della modifica costituzionale proposta dalla GISO
Berna dovrebbe inoltre impegnarsi sul piano internazionale affinché questo divieto si diffonda.
La speculazione non aiuta, anzi danneggia, sostengono i promotori
Lo scopo del testo, appoggiato dal PS nel suo insieme, dai Verdi e da diversi enti umanitari, è quello di lottare contro la povertà e migliorare l'approvvigionamento delle popolazioni nei paesi in via di sviluppo.
Protesta della GISO contro la speculazione alimentare, l'anno scorso a Zurigo
"Gente affamata, che non si può più permettere l'acquisto di prodotti alimentari di prima necessità. È la conseguenza diretta della speculazione alimentare", ha spiegato in conferenza stampa la vicepresidente della Gioventù Socialista Svizzera Hanna Bay.
L'evoluzione del prezzo del frumento dal 2005 a oggi
La lotta alla fame è un obiettivo condiviso dal Governo che, come il Parlamento, auspica tuttavia la bocciatura del testo.
Sono almeno tre gli aspetti negativi evidenziati dagli oppositori: da un lato la causa principale delle fluttuazioni dei prezzi negli anni non è la speculazione, bensì il clima (la siccità in particolare).
Il comitato contrario in conferenza stampa, con esponenti di PLR, PPD, UDC, Verdi liberali e PBD
Secondariamente: la Confederazione è sede di negoziazione per il 35% circa dei cereali, il 50% dello zucchero e il 60% del caffè a livello mondiale, ma le transazioni speculative avvengono tutte su piazza estere, dove le decisioni elvetiche non hanno peso. Da ultimo, diverse imprese svizzere sarebbero penalizzate dal divieto rispetto alle concorrenti straniere.
Le fluttuazioni dei prezzi si spiegano soprattutto con motivi climatici, secondo i contrari
Gli argomenti dei favorevoli:
la speculazione può distorcere i prezzi e causare la fame
con il cibo non si gioca: le materie prime alimentari non sono prodotti come altri
c'è chi si è assunto le proprie responsabilità abbandonando la speculazione alimentare, come i fondi AVS e Raiffeisen
Gli argomenti dei contrari:
sono altre, come la siccità, le vere cause delle fluttuazioni dei prezzi
le materie prime sono trattate su piattaforme all'estero, norme in Svizzera sarebbero inefficaci
le aziende svizzere sarebbero danneggiate e più in generale la libertà di commercio nel paese
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