L'estate si è conclusa, il freddo sta arrivando eppure le zanzare non sono del tutto scomparse. Perché? Perché, spiega alla RSI la responsabile vettori del laboratorio di microbiologia applicata della SUPSI Eleonora Flacio, la zanzara tigre, portatrice potenziale di oltre venti virus, ha una grande capacità di adattamento.
Una zanzara tigre
Dopo un’estate più calda di circa tre gradi e mezzo rispetto alla media, ha variato il suo modo di andare in letargo avendo trovato condizioni nettamente più favorevoli. "Va in letargo sotto forma di uovo o cosa nuova sotto forma di adulto – spiega la ricercatrice - cioè sta nelle nostre case, che comunque sono riscaldate. Stanno lì sui muri, non dovrebbero pungere, ogni tanto svalvolano un po', ovviamente, perché il clima di casa è caldo e quindi non capiscono bene che sia inverno, ma sono inattive. Però effettivamente essendo già pronte per partire a primavera il ciclo è molto più veloce".
Fortuna nella sfortuna
Elonora Flacio sottolinea però che "nella sfortuna questo è anche un vantaggio perché è il momento dove si può vedere da dove provengono le zanzare". Raccomanda pertanto ai cittadini di guardare vicino a quali punti d’acqua svolazzano gli insetti, in modo che segnalando il posto da maggio si possa gestire il focolaio e così diminuire - se non azzerare - la presenza di zanzare in casa.