Cultura e spettacoli

È morto l’attore Donald Sutherland

Fu Casanova per Fellini. Noto anche per i ruoli in “Hunger Games” e “Orgoglio e pregiudizio”, aveva 88 anni

  • 20 giugno, 19:47
  • 20 giugno, 22:22
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È morto Donald Sutherland

Telegiornale 20.06.2024, 20:00

  • Imago
Di: ANSA/RSI Info 

È morto l’attore canadese Donald Sutherland. Lo ha reso noto giovedì su X il figlio Kiefer. Aveva 88 anni ed era malato da tempo. Nella sua carriera cinematografica, Sutherland ha recitato in film come “MASH”, “Orgoglio e pregiudizio” e “Hunger Games” (in quest’ultimo nel ruolo del presidente Snow). Nel 2018 ha ricevuto un Oscar alla carriera.

Impegnato politicamente, legato alla sua seconda compagna Jane Fonda che divide con lui anche le attenzioni dell’FBI che lo prende di mira come possibile sovversivo per le sue dichiarazioni contro la guerra in Vietnam, Donald Sutherland trova il suo perfetto pigmalione in Robert Altman. In “Mash” (1970) fa faville a fianco di Elliot Gould e poi la conferma come protagonista in “Una squillo per l’ispettore Klute” di Alan J. Pakula. Gli anni ‘70 sono per lui quelli della consacrazione con “A Venezia un dicembre rosso smoking” di Nick Roeg, “Il giorno della locusta” di John Schlesinger, “Animal House” di John Landis e “Terrore dallo spazio profondo” di Phil Kauffman. Ma è proprio l’Italia invece a dargli la vera misura della sua statura di attore con due capolavori: il lunare Giacomo Casanova in cui si incarna per Federico Fellini e lo spietato Attila con cui Bernardo Bertolucci lo trasforma in un memorabile “Cattivo” in “Novecento”. 

Dagli anni ‘80 in poi la sua presenza è garanzia di qualità e successo nei generi più diversi: spia tedesca in “La cruna dell’ago”, padre di famiglia in “Gente comune”, sergente inglese in “Revolution” di Hugh Hudson, parroco detective ne “I delitti del rosario”, enigmatico funzionario governativo in “JFK”, gelido uomo d’affari in “Rivelazioni”, fino allo spietato Presidente nella saga di “Hunger Games”. 

“Personalmente ritengo che sia stato uno degli attori più importanti nella storia del cinema” ha scritto il figlio. “Non si è mai fatto scoraggiare da un ruolo, bello, brutto o cattivo che fosse. Amava quello che faceva e faceva quello che amava, non si può chiedere di più. Una vita ben vissuta”.

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