A Soletta... "Tutti giù"

Tra circa 72 ore verranno ufficialmente inaugurate le 48me Giornate cinematografiche di Soletta, che fino al 31 gennaio proporranno come ogni anno il meglio della produzione cinematografica rossocrociata. Tra i film in cartellone anche “Tutti giù”, l’opera prima di Niccolò Castelli, per il quale Soletta è anche il debutto davanti a un pubblico germanofono.

"Tutti giù", per la prima volta varca i confini

È con un sentimento di soddisfazione misto a curiosità che il regista si appresta ad accompagnare il suo film sulle rive dell’Aar. “Sono proprio curioso di vedere come il pubblico in sala reagirà al film” ci ha detto Castelli che inoltre precisa: “nel corso del mese di febbraio ci saranno alcune anteprime a Zurigo e in altre città, mentre l’uscita vera e propria è prevista per il 21 febbraio dapprima a Zurigo e in seguito anche in altri centri”.

Quanto a un possibile debutto fuori dai confini nazionali, Castelli è possibilista: “i contatti con un distributore europeo ed uno che proviene da oltre oceano ci sono. Ora stiamo definendo i dettagli, per cui è affaire à suivre”.

Sguardo sul futuro

Comunque vada a finire Castelli è già sin d’ora soddisfatto di come è andata, “anche se vedo le parti che vorrei migliorare in futuro”. Parliamone allora di questo futuro: “Al momento sto lavorando su un documentario per la RSI, comunque l’intenzione è prendersi del tempo per scrivere nuove sceneggiature – cosa che sto già facendo da qualche mese – e per la preparazione di nuovi film”.

Saper scrivere la storia giusta...

Il suo film – gli facciamo notare – ha raccolto unanimi consensi, non ha paura di deludere le aspettative dei suoi estimatori? “Sì, perché l’ansia da prestazione un po’ c’è. Inoltre quando si scrive non si sa mai dove si va a finire. Sono comunque convinto che solo cercando di scrivere una storia che mi piace e che secondo me ha senso raccontare farò la cosa giusta. Poi – come detto – vedremo dove mi porterà questa storia e se il pubblico sarà ancora così generoso”.

Ludovico Camposampiero, Sandro Pauli