Andrzej Wajda è morto domenica sera a Varsavia. Il famoso regista polacco aveva 90 anni. Aveva vinto la Palma d'oro nel 1981 con il suo "L'uomo di ferro" e nel 2000 aveva ricevuto l'Oscar alla carriera. Il suo ultimo film "Afterimage" sarà presentato venerdì a Roma, al Festival internazionale del cinema.
Wajda é il simbolo del cinema polacco che sta "annusando i tempi" e cerca di sottoporre le risposte alle domande che si pongono gli spettatori polacchi: ha scritto nel suo commiato il critico cinematografico polacco, Tadeusz Sobolewski, ricordando come il film "L'uomo di marmo", del 1977, precedeva solo di qualche anno lo sciopero dell'agosto 1980 a Danzica e la nascita del sindacato Solidarnosc; tema poi continuato da Wajda con "L'uomo di ferro" del 1982 nonchè, dopo anni, con il film sul premio Nobel Lech Walesa, "L'uomo della speranza", presentato nel 2013.
10.10.2016: ricordo di Andrzej Vajda con un'intervista d'archivio (Rete Due)
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10.10.2016: lo sceneggiatore svizzero Antoine Jaccoud parla di Wajda (Rete Due)
RSI Info 12.10.2016, 08:15
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Wajda, che ha subito il duro impatto della Seconda guerra mondiale e nelle fosse di Katyn ha perso il padre, secondo Sobolewski ha cercato con vari film, compreso "Katyn" del 2007, di avvisare e prevenire affinchè i suoi connazionali non ripetono piu' "i sacrifici inutili", "l'eroismo invano", "il culto della sconfitta". "Ha creduto nella missione del cinema, nella responsabilita' dell'artista di fronte alla societa'", ha sottolineato Sobolewski.
ATS/M.Ang.
Dal TG12.30:
E' morto Andrzej Wajda
Telegiornale 10.10.2016, 12:30